Fra poche ore mi dimetterò dalla mia carica di consigliere comunale di Cimitile, eletto in una Lista civica nel novembre 1993, comune di settemila abitanti in provincia di Napoli, adiacente a Nola.
Sabato scorso, il prefetto Catelani ha sospeso il Sindaco di Cimitile per motivi di ordine pubblico.
Lo stesso giorno in cui a Nola venivano sospesi tutti gli organi istituzionali per collusioni camorristiche.
Altrove potrò spiegare meglio la vicenda di Cimitile.
Per Nola basti pensare che la città viene da quasi tre anni di commissariamento per mafia, che solo tre mesi fa aveva finalmente votato il proprio Sindaco (di centro destra), che ora si profilano altri 18 mesi di commissariamento.
Una vera e propria sospensione sine-die dei diritti fondamentali del cittadino.
Nell' area nolana l'ex Italia, è già in atto.
L' esproprio forzoso e monocratico dei diritti civili e politici dei cittadini raggiunge livelli senza precedenti: il ripristino del principio del dispotismo assoluto "cui principi placuit, legis habet vigorem", con i nuovi despoti detentori di un potere arbitrario, irresponsabile, rispetto al quale i cittadini sono inermi ed indifesi.
E' questa, a mio avviso, l'occasione per offrire ai cittadini uno strumento di lotta politica non violenta (oggi il mio Sindaco mi annunciava atti di autodistruzione, egli persona PERBENE, ennesima vittima di questo tritacarne incontrollabile che è diventata l' Italia della giungla legislativa, dell' incertezza del diritto, dell' assenza assoluta di garanzie e tutela per i cittadini), partigiana, libertaria.
Stasera, con alcuni amici residenti in zona già iscritti, con alcuni consiglieri ed assessori di Cimitile 'uscituri', tenteremo di dar vita al Comitato promotore di un Club Pannella che provvisoriamente potrebbe intitolarsi "per l'abolizione del Prefetto".
Inviterò i presenti a mobilitarsi immediatamente nella battaglia in corso per la raccolta firme per la presentazione della Lista Pannella (alcuni già lo sono), nel corso della quale dovrà essere chiaro che solo la nostra consapevolezza che qui non c'è alcuna democrazia da difendere, ma essa è tutta da conquistare con lotta politica alternativa al regime, incarnata oggi dal Movimento dei Riformatori può dare una concreta speranza di lotta.
Speriamo bene.
Rino Spampanato
