Il leader radicale furibondo scrive a Berlusconi e Fini una durissima lettera. Ora a
vacillare l'accordo tra riformatori e Polo
A. CO. - ROMA
LA GIOSTRA gira per tutta la giornata, ma l'esito scontato in partenza. Frettolosi i soci
di maggioranza del Polo, forzisti e nazional-alleati, danno per imminente la ricucitura con i
riottosi ex dc. Puntuali arrivano ogni volta le smentite, affidate per lo pi· agli uomini del Cdu,
il segretario Rocco Buttiglione, il suo portavoce Walter Guarracino, Guido Folloni. L'accordo,
ripetono fino a sera, possibile, magari anche vicino, di fatto per ancora non c' .
Ma di dubbi ormai non ce ne sono pi·. La defatigante trattativa durata tutta la notte in casa
Berlusconi, con gli ex dc rappresentati dal battagliero Clemente Mastella, poi una ulteriore
estenuante giornata di contatti biunivoci hanno dato i loro frutti. Il Ccd e il Cdu tornano a casa,
sotto i vessilli del Polo, forti di 110 collegi, almeno metß dei quali se non proprio sicuri
almeno molto probabili. Mastella, Sanza e Folloni, i mastini addetti al braccio di ferro sulle
liste, hanno ottenuto larga soddisfazione, tanto che Fontana, lasciando in serata via dell'Anima
annunciava: "Le tessere del mosaico ormai ci sono tutte. E' un semilavorato ma non vedo
problemi tali da mettere in discussione il tutto".
Giß ma allora perch mai Casini e Buttiglione esitano a comunicare all'angosciato popolo
della destra la lieta novella? Perch , anche dopo il raggiungimento dell'intesa su seggi e
candidatur,e rimangono asserragliati nel quartier generale di piazza del Ges·, lo stesso da
dove per tutto il giorno hanno seguito le trattative restando in contatto telefonico continuo con
Silvio Berlusconi? Ma perch c' ancora un ostacolo da superare, anzi due e non dei pi·
discreti: Marco Pannella e Vittorio Sgarbi.
Per i cattolici la presenza dei radicali al loro fianco, e con pari potenza, una spina vera. La
hanno certo usata strumentalmente per rimpinguare il bottino, ma non c' solo questo.
Soprattutto per Buttiglione, il filosofo di Comunione Liberazione, per le gerarchie
ecclesiastiche, che palpitano per la destra certo non per l'aborto, Marco un problema di serie
a. Passi come compagno di strada, soprattutto dato che minaccia un micidiale sabotaggio
presentando liste di disturbo ovunque, ma di qui a farlo coprotagonista a pieno titolo nella
grande recita polare ce ne passa.
Inoltre la sfida con i pannellati ha ormai assunto un forte connotato simbolico. Si tratta di
capire se i frammenti della Dc albergano nel Polo come aristocratici inquilini poveri di voti
ma ricchi di lustro, oppure se li si debba considerare null'altro che comprimari rumorosi, un
po' fastidiosi, sostanzialmente insignificanti. Solo nel primo caso possono in un futuro pi· o
meno prossimo ambire alla conquista della leadership, come fanno con miglior fortuna i cugini
dell'altra sponda, popolari, prodiani, dininani e cosø via. Altrimenti i giochi sono giß tutti fatti,
e la corona di re Fini ormai intoccabile.
Cosø, intorno al caso Pannella, si gioca in realtß una partita tra gli ex democristiani e gli ex
fascisti, con Berlusconi e la massa amorfa di Forza Italia in mezzo e in palio. Ed una sfida
esacerbata all'estremo dalla diretta competitivitß elettorale che si creata tra i principali
alleati del Cavaliere, entrambi installati prevalentemente nel sud. Cosø la coppia scudocrociata
s'impunta contro Pannella, chiede a Berlusconi un definitivo chiarimento sulla linea politica,
buttß gi· un "preambolo" che dovrebbe allontanare dall'alleanze di destra ogni sospetto di
libertinismo. Silvio dß il via libera, si allarga sino a arruolare tutto il suo fronte sotto un nuovo
bianco fiore: "Nel nostro schieramento tutte le componenti fanno riferimento alla tradizione
cattolica". Aggiunge che se con "i cattolici liberali" l'affare fatto, con i riformatori tutto
ancora in discussione.
E ci vuol poco a profetizzare che sarß una discussione poco serena, anche perch , preambolo o
non preambolo, ai dc la richiesta radicale di avere una forza parlamentare pari alla loro
continua ad andare di traverso. Pannella, da parte sua, ha inviato ieri sera a Berlusconi, Fini e
Buttiglione una lettera molto piccata in cui ricorda puntigliosamente gli accordi, l'autonomia
dei riformatori, la pari dignitß politica. Tutto quello che Silvio sta appunto rimettendo in forse.
Il Manifesto:Ex dc, centodieci con lode
Il leader radicale furibondo scrive a Berlusconi e Fini una durissima lettera. Ora a
vacillare l'accordo tra riformatori e Polo
A. CO. - ROMA
L A GIOSTRA gira per tutta la giornata, ma l'esito scontato in partenza. Frettolosi i soci
di maggioranza del Polo, forzisti e nazional-alleati, danno per imminente la ricucitura con i
riottosi ex dc. Puntuali arrivano ogni volta le smentite, affidate per lo pi· agli uomini del Cdu,
il segretario Rocco Buttiglione, il suo portavoce Walter Guarracino, Guido Folloni. L'accordo,
ripetono fino a sera, possibile, magari anche vicino, di fatto per ancora non c' .
Ma di dubbi ormai non ce ne sono pi·. La defatigante trattativa durata tutta la notte in casa
Berlusconi, con gli ex dc rappresentati dal battagliero Clemente Mastella, poi una ulteriore
estenuante giornata di contatti biunivoci hanno dato i loro frutti. Il Ccd e il Cdu tornano a casa,
sotto i vessilli del Polo, forti di 110 collegi, almeno metß dei quali se non proprio sicuri
almeno molto probabili. Mastella, Sanza e Folloni, i mastini addetti al braccio di ferro sulle
liste, hanno ottenuto larga soddisfazione, tanto che Fontana, lasciando in serata via dell'Anima
annunciava: "Le tessere del mosaico ormai ci sono tutte. E' un semilavorato ma non vedo
problemi tali da mettere in discussione il tutto".
Giß ma allora perch mai Casini e Buttiglione esitano a comunicare all'angosciato popolo
della destra la lieta novella? Perch , anche dopo il raggiungimento dell'intesa su seggi e
candidatur,e rimangono asserragliati nel quartier generale di piazza del Ges·, lo stesso da
dove per tutto il giorno hanno seguito le trattative restando in contatto telefonico continuo con
Silvio Berlusconi? Ma perch c' ancora un ostacolo da superare, anzi due e non dei pi·
discreti: Marco Pannella e Vittorio Sgarbi.
Per i cattolici la presenza dei radicali al loro fianco, e con pari potenza, una spina vera. La
hanno certo usata strumentalmente per rimpinguare il bottino, ma non c' solo questo.
Soprattutto per Buttiglione, il filosofo di Comunione Liberazione, per le gerarchie
ecclesiastiche, che palpitano per la destra certo non per l'aborto, Marco un problema di serie
a. Passi come compagno di strada, soprattutto dato che minaccia un micidiale sabotaggio
presentando liste di disturbo ovunque, ma di qui a farlo coprotagonista a pieno titolo nella
grande recita polare ce ne passa.
Inoltre la sfida con i pannellati ha ormai assunto un forte connotato simbolico. Si tratta di
capire se i frammenti della Dc albergano nel Polo come aristocratici inquilini poveri di voti
ma ricchi di lustro, oppure se li si debba considerare null'altro che comprimari rumorosi, un
po' fastidiosi, sostanzialmente insignificanti. Solo nel primo caso possono in un futuro pi· o
meno prossimo ambire alla conquista della leadership, come fanno con miglior fortuna i cugini
dell'altra sponda, popolari, prodiani, dininani e cosø via. Altrimenti i giochi sono giß tutti fatti,
e la corona di re Fini ormai intoccabile.
Cosø, intorno al caso Pannella, si gioca in realtß una partita tra gli ex democristiani e gli ex
fascisti, con Berlusconi e la massa amorfa di Forza Italia in mezzo e in palio. Ed una sfida
esacerbata all'estremo dalla diretta competitivitß elettorale che si creata tra i principali
alleati del Cavaliere, entrambi installati prevalentemente nel sud. Cosø la coppia scudocrociata
s'impunta contro Pannella, chiede a Berlusconi un definitivo chiarimento sulla linea politica,
buttß gi· un "preambolo" che dovrebbe allontanare dall'alleanze di destra ogni sospetto di
libertinismo. Silvio dß il via libera, si allarga sino a arruolare tutto il suo fronte sotto un nuovo
bianco fiore: "Nel nostro schieramento tutte le componenti fanno riferimento alla tradizione
cattolica". Aggiunge che se con "i cattolici liberali" l'affare fatto, con i riformatori tutto
ancora in discussione.
E ci vuol poco a profetizzare che sarß una discussione poco serena, anche perch , preambolo o
non preambolo, ai dc la richiesta radicale di avere una forza parlamentare pari alla loro
continua ad andare di traverso. Pannella, da parte sua, ha inviato ieri sera a Berlusconi, Fini e
Buttiglione una lettera molto piccata in cui ricorda puntigliosamente gli accordi, l'autonomia
dei riformatori, la pari dignitß politica. Tutto quello che Silvio sta appunto rimettendo in forse.