Prato, 15 marzo 1996, ore 14.30.
Alla fine, nei momenti che contano, Marco Pannella resta sempre solo. Gli do' la mia solidarieta' (ed anche una mano, dei soldi, il mio voto).
La lista Pannella-Sgarbi, anche se imperfetta, incompiuta, in parte abortita, ce la deve fare e deve superare il 4% nella parte proporzionale. E' una cosa possibile. E' una primaverile speranza che puo' realizzarsi. Qualunque cosa succeda il 21 aprile 1996, dal 22 aprile in poi esistera' ancora una rete liberale, libertaria e liberista su cui contare.
Tra qualche settimana nessuno si ricordera' piu' della messinscena di Buttiglione, Mastella e Casini sullo scontro fra "cattolici" e "libertini", mentre tutti i credenti, ed in primo luogo i cattolici praticanti, ricorderanno e si avvantaggeranno della moralita' e della liberta' che proprio le battaglie di Pannella hanno portato loro.
Considero straordinario e insostituibile l'impegno di Marco Pannella per ridurre il peso e l'oppressione dello stato sulle coscienze, sulle persone, sulle famiglie e su tutte le realta' sociali.
Il cattolicesimo liberale rifiorira' in un "commonwealth" dove lo stato non controlli le pance delle donne, dove i consumi personali di sostanze pericolose e droghe siano controllati e legalizzati, dove i moribondi non subiscano accanimenti terapeutici e dove la donazione d'organi resti un fatto eminentemente privato e volontario.
Se i cattolici liberali esisteranno in Italia e ritroveranno nel tempo forme anche visibili di presenza culturale e politica, questo accadra' soprattutto grazie ai Riformatori.
Mauro Vaiani, Prato