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Conferenza Movimento club Pannella
Salvidio Ascanio - 16 marzo 1996
Cattolici Liberali

Caro Vaiani,

il genus "cattolico liberale" è molto più diffuso di quanto si pensi. Milioni di cattolici liberali, o, più semplicemente e correttamente,

"di destra", hanno votato il 27 marzo 1994 per i partiti riuniti da Berlusconi in un'unica alleanza.

Purtroppo, però, si tratta di cattolici che non hanno voce. Buttiglione, Casini, Mastella e le altre patacche che si fregiano del titolo di "cattolici liberali" sono degli "abusivi".

Pannella, in questo momento storico, pur non essendo definibile quale cattolico, incarna la migliore intransigenza "cristiana" della difesa del primato della persona, dell'individuo. E non solo nelle questioni della bioetica o della morale, ma anche in quelle dell'ordinamento economico, della giustizia, scolastico.

Per questo, credo che le simpatie dei milioni di cattolici di destra vadano senz'altro a lui.

Tuttavia, se Pannella dovesse andare da solo alle urne in prossimo 21 aprile, malgrado la forte simpatia, dai cattolici liberali riceverebbe solo una manciata di voti. Forse nemmeno sufficienti a superare il 4%.

I cattolici liberali sanno, purtroppo, che, con il maggioritario, occorre far confluire i voti di chi si oppone alla dittatura di sinistra in un blocco unico. E anche se TUTTI i cattolici di destra, il 21 aprile prossimo, scegliessero Pannella, il risultato sarebbe la disfatta completa della democrazia e un regime molto peggiore del fascismo. Peggiore perché più ambiguo, dolce, soffocante, torpido...e quindi difficilissimo da combattere, da affrontare.

Sarebbe bellissimo poter votare Pannella, ma non se correrà da solo.

 
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