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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 19 marzo 1996
Questo articolo sarà pubblicato domani dall'opinione
Roma 19 marzo 1996

PANNELLA: PAROLE CHIARISSIME AL POLO E A SILVIO BERLUSCONI (MA FORSE CONVIENE CHE ANCHE FINI E GLI ALTRI VI PRESTINO ORECCHIO)

IL MOVIMENTO PANNELLA RIFORMATORI RILANCIA LA PROPOSTA DI PIENO ACCORDO POLITICO E - PER LA PARTE ESSENZIALE - ELETTORALE - AL POLO. E SE L'ORGANO DELLA FIAT BOBBIANO E PROGRESSISTA...

Il Polo ha fino all'ultimo rifiutato qualunque accordo politico elettorale con noi. Come da due anni senza eccezioni. Come a Napoli e Trani; o per le formazioni del governo, o di maggioranze programmatiche. Sceglie il sistema presidenziale, non si impegna nemmeno sul turno unico, che si limita a fotografare come scelta attuale. Il Polo ha in modo lampante tradito i propri impegni quali risultano dalla dichiarazione distribuita personalmente da Silvio Berlusconi alla stampa, sia nei nostri confronti che nei confronti della pubblica opinione. Il Polo, e in particolare FI e Silvio Berlusconi, hanno tradito un impegno formale e tassativo nei nostri confronti di garantirci da danni organizzativi di raccolta delle firme conseguenti alla nostra accettazione di spostare il momento della stipula (o meno) degli accordi tra di noi richiesta insistentemente dal Polo.

Ciò detto la realtà è quella che è. Dotti non è nè migliore nè peggiore di "tutti gli uomini del re" i quali aumentano di numero e diminuiscono di qualità. Nel 1994 si presentava con un radicale programma di rottura di regime antipartitocratico, con una sfida rivoluzionante liberista e liberale, anche libertaria e molarizzatrice. Un programma, insomma, nostro, a alla Martino. Faceva campagna elettorale addirittura preannunciando governi con forti connotati riformatori e della nostra lista e del nostro movimento. Ci indicava pubblicamente come quelli che avevano il compito e la funzione di "nuova frontiera" presentando la sua anche come scelta kennediana. Tutto questo è lontano più di un secolo. Nel suk di via dell'Anima abbiamo preferito lasciare i resti della svendita dei saldi che ci avevano proposti. E abbiamo rilanciato: nessun avere, nessun oggetto, nessun seggio. Ma accordo pieno, leale secondo la nostra accezione, sostegno pieno a tutto il Polo ,a condizione che si rimettesse in giro anche in Preside

nzialismo "americano" e il monoturno anglosassone divenisse solenne, tassativo impegno anzichè stanca fotografia di quel che resta del passato; per il momento, ancora. E, poichè Fini andava di già presentando come biglietti da visita futuri ministri assolutamente sbagliati o improbabili, abbiamo aggiunto che - assenti probabilmente dal Parlamento se non per la quota proporzionale e per alcuni collegi del Senato - occorreva anche tornare a dare assicurazioni come nel 1994 sulla nostra presenza in un esecutivo ipotetico, pur non dando noi molto valore alle parole date dalla "politica" ivi inclusa quella del Polo.

Tutto ciò premesso per debito di completezza e di chiarezza, di lealtà e di realismo, noi rilanciamo ugualmente e formalmente, la nostra proposta che, oggi ovviamente, è più politiche che elettorale, proposta di accordo politico tra il Polo e il Movimento dei Club Pannella Riformatori.

Sul piano più strettamente elettorale noi saremo presenti e operanti anche dove siamo assenti con nostre candidature dirette. In modo particolare nei 200 collegi e circoscrizioni di maggior incertezza.

Se qualcuno si illudesse come in particolare sembra tornare a fare, come da 20 anni, l'organo bobbiamo della Fiat (scambiando desideri per realtà) di essere finalmente riusciti a registrare la nostra estinzione e il nostro definitivo tramonto naturalmente melanconico e patetico con zelo di famigli e frustrazioni progressiste, potrà fra poco riscontrare che è proprio in questi momenti che sappiamo meglio lottare e "radicalizzare" la situazione, "legalizzarla".

L'entusiasmo del Palasport trasmesso attraverso Radio Radicale, va rispettato, tutelato come tesoro residuo contro i 100 e più dottismi già belli e pronti già connaturati - altrimenti - per il 22 aprile e giorni seguenti. Che arriveranno ben presto e per i quali saremo - comunque - ben pronti. Siamo certi che Silvio Berlusconi lo comprende, lo sa.

 
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