Ringrazio i responsabili della mia esclusione dalle liste per il Senato in Lombardia, decisione -che non si è nemmeno avuto l'educazione e il coraggio di comunicarmi personalmente- mortificante l'ardore e la passione (nutrita in mesi di simpatetica partecipazione in corpo, mente, spirito e portafoglio, con le lotte del Movimento e di Radio Radicale) che aspettavo con ansia di poter scatenare contro i nemici della società aperta,e le loro vittime-complici, che sbarrano la strada della Riforma in Italia.Non posso pensare che simile dissipazione di energie sia frutto di scelta deliberata e consapevole (che paleserebbe una totale inadeguatezza al ruolo dirigente assunto).
Preferisco credere questo accadimento frutto della distrazione di aristocratici eruditi (che mi considerano un brav'uomo sempre disponibile per digiuni, galere e tavoli ma poco utile per racimolare qualche voto) alle prese con l'aggressività di sanculotti benestanti, che -in attesa di liberare il Palazzo d'inverno (Vigentina) dalle truppe governative in nome della base e delle primarie- lavorano per ottenere più posti possibile per le donne e gli uomini della loro corrente.
Grazie dunque, per avermi evitato un mese di salti mortali per conciliare il lavoro con l'esigenza di onorare la candidatura con un impegno adeguato.
P.S. Sosterrò la campagna elettorale con un
milione (che pagherò tra un mese; ora non ho disponibilità).