Cari compagni,
nonostante la quasi totalità dei candidati, ho firmato le liste per Camera e Senato e raccolto le firme: per principio, per il Marco Pannella di giovedì sera, da Maurizio Costanzo, e per il malcelato disagio di Casini e Buttiglione (e, in misura minore, degli altri presenti).
Tutti conoscono la mia cieca devozione al nostro leader, pur non essendo immune da saltuarie crisi mistiche.
Non contesto la scelta di imbottire le liste elettorali di funzionari del comitato centrale.
Non contesto la scelta di premiare i cattolici integralisti del Polo non presentando nei loro collegi contro-candidature libertine, etc.
Usando violenza contro la mia natura di vampiro, potrei anche cercare di votare, il mese prossimo, almeno alla proporzionale, per la lista Pannella, più che altro per Donvito.
Temo però che durante i prossimi giorni, le prossime settimane, il nostro capo continui ad aspettare il miracolo, e che alla fine faccia un appello al voto, nel maggioritario, per i candidati del Polo, del Polo tutto cattolico, del Polo tutto papista.
Perché dover attendere che si consumi l'involuzione clericale del Polo, quando si può comodamente votare per Irene Pivetti?
Da anticlericale pragmatista, voterò Irene Pivetti.