| Conferenza Movimento club Pannella |
| Depetro Alessandro
- 21 marzo 1996
|
| Mi pare interessante aggiungere che tutti, ma proprio tutti in Friuli Venezia Giulia, sapevano gia' il 13-14 di marzo che, come scrive il Gazzettino, la cosiddetta base di FI che avrebbe dovuto dare una mano nella raccolta delle firme alla Lista Pannella, non e' mai contata molto rispetto alle decisioni del "gran capo" di Forza Italia Ettore Romoli referente unico in questa regione. Ma anzi proprio a Udine nei giorni della rottura tra Polo e Pannella, i giornali titolavano piu' o meno cosi' "UDINE, LA RIVOLTA DEGLI AZZURRINI". naturalmente la rivolta degli aderenti e dei Club era contro alcune decisioni prese dallo stesso Romoli rispetto alla candidatura di un esponenete politico. Ad ogni modo gli aderenti e i Club di FI, minacciarono di sabotare la campagna elettorale. Quindi, sempr tornando a Rosati, che pare non abbia letto i giornali e quindi non abbia potuto prevedere il "tradimento", dico: OCCORRONO RISPOSTE, AZIONI, PROPOSTE POLITICHE. Occorre creare motivi di aggregazione, di dibattito, di confronto, |
| coinvolgendo il "gotha" triestino, Udine, Gorizia e soprattutto Pordenone. A me pare che qui, invece, prevalga la logica del coltivare il proprio orto. Una logica perdente, i fatti lo dimostrano, e le incazzature di chi si sente "tradito" da chi mai avrebbe potuto mantenere un patto, perche' lo si e' visto nei fatti scritto sui giornali molto prima che avvenisse la rottura con pannella, andrebbero tramutate in ragioni di lotta politica. va bene, il FVG ha perso il giro, ma questop non vuol dire che in FVG non si debba piu' fare nulla o che ognuno debba tornare al proprio podere impippandosene di tutto di tutti. Se cosi' fosse, sarebbe un guaio grosso. |
| |
|
|
