| Conferenza Movimento club Pannella |
| Depetro Alessandro
- 21 marzo 1996
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| Guarda e' una cosa sciocca il matrimonio in se' e per se'. Pensa che il Codice Civile parla nel titolo VI subito di restituzione di doni, risarcimenti danni e di cosa una persona e' obbligata a fare o meno nella promessa di matrimonio. Allucinante che i gay, con tutta la rivendicazione politica che hanno alle spalle, una rivendicazione molto importante per la storia patria, ora si perdano la possibilita' di rivendicarlo uno Stato laico, per conformarsi a quelle istituzioni create per rendere bigotta la gente, per inculcare nel cervello dei ragazzini sin dalla scuola cosa e' morale e cosa non lo e', e, per finire per consentire, ad esempio, agli IACP di tutta Italia di direzionare le tue scelte sessuali per avere il diritto di entrare in una casa popolare dopo esserti sposato, magari (ed e' veramente successo) con una persona che loro stessi ti hanno indicato. Ma santodio, ma mettetevi nei panni di una velata, magari con prole e sposata da vent'anni con una donna. Qui il matrimonio andrebbe abolito, signori m |
| iei, non rivendicato come un diritto. Un diritto poi di che tipo? Mooooooolto CONFORMISTA. Vuoi vedere che anche i gay hanno scoperto di essere persone soggette all'invecchiamwento fisico e che l'idea del matrimonio tra gay, oltre ad un fatto di costume, vuole essere una risposta (un po' bigotta) a delle necessita' cui ciscuna persona etero o omo ha? Bene, io partirei invece proprio dai singles per trovare risposte piu' adeguate a tali comunmi necessita'. Per un istinto di autonomia. Alessandro |
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