Conferenza Movimento club Pannella |
Pezzilli Dora
- 22 marzo 1996
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In unostato laico inteso non come predominanza dell'ateo sul cattolico, bensi' come separazione della morale dall'economico, il vero problema e' rappresentato da tutti coloro che pensano che un bilancio rappresenti per davvero la risoluzione dei problemi dello Stato.Un bilancio non e' l'immagine di uno stato e come sappiamo vi snono piu' modi di fare un bilancio che modi di fare le uova al tegamino.Un programma di governo deve contenere l'adeguamento attraverso l'impegno economico alle esigenze che un popolo ha gia', riconosciuto, e in questo periodo storico l'esigenza maggiore e' il federalismo.Inutile quindi cercare di paragonare il politico democristiano o di altri schieramenti compreso il nostro, come finora si e' fatto a partire dal concetto centralista dello Stato.Un democristiano friulano non e' eguale ad uno di Avellino.Il regionalismo potra' anche contenere dei rischi di nazionalismo, ma davant alla distruzione dei beni dello stato italiano che in cinquant'anni e' avvenuto con la complicita' di ogni |
partito, a me sembra proprio il minimo. D'altra parte lItalia ha vissuto e superato ampiamente il rischio, ora spandierato come ancora possibile da chi nulla a capito , di fascismo, come ha superato quello di comunismo, l'Italia in se' non e' mai stato un popolo unito, tutt'al piu', purtroppo abbiamo rischiato davvero di esserlo e nel peggio.Il rinascimento Italiano antico e moderno ci consentira' di affrontare un nuovo perio di autentico successo, purche' ognuno faccia proprio che il concetto di federalismo e' affine a quello di autonomia sia dallo stato burocratico che da quello centralistico.L'idea di nazione non e' in contrasto con tutto questo, purche' ognuno sia disposto a pagare il giusto prezzo. Il nord, da un pezzo ha gia' dato. |
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