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Conferenza Movimento club Pannella
Francia Giorgio Giulio - 25 marzo 1996
la pivetti no compagno Colombo

Caro compagno sono d'accordo con quanto tu dici ma la pivetti no. Ella è

andata in vandea a piangere i monarchici. Lasciamo stare i paradossi e

pensiamo al concreto: stasera ho visto d'alema e la melandri (che delusione)

e il turci e altri mediocri e dall'altro lato giovanardi e titti la rossa

(che delusione) e altri mediocri. Allora che fare? Il problema è che il nostro

leader non è al corrente dei meccanismi pensatoriali degli imprenditori

brianzoli, anni sessanta, settanta, ottanta, novanta e oltre. Mio zio, uno

dei, puro brianzolo, passava davanti alla vetrina del rivenditore di auto e

vedeva, poniamo, la Dyna Panard. Pensava "he, toh, bella macchina, mi

piacerebbe..." A quel punto lo incontravo io e dicevo "ciao zio, come stai"

e lui "eh, stò comprando la Panard". Era assolutamente sincero: lui era

convinto che pensare di fare una cosa e farla erano tutt'uno. Voglio dire, a

farci la prova colla macchina della verità tracciato piatto , come quello

del cervello dei donatori del silenzio assenso. Così vive la gente da queste

parti. Poi non è detto, ogni tanto qualcuno compra una Panard.

Così è berlusconi, lui come del resto il veltroni, ci piacerebbe fare il

Kennedy. Così un giorno il nostro capo lo ha incontrato, il berlusconi , e il

berlusconi ci ha detto "sai Marco, mi sono accorto che la gente guarda a noi,

e si aspetta da noi un futuro migliore" (aveva appena letto il discorso

dell'unione del gennaio 1960, quello distribuito dall'usis, allora si usava

così, poi gli era rimasto quel quadernetto grigio e lo aveva messo insieme

alla fotografia dei compagni di scuola, e adesso mentre vuotava il cassetto

per metterci delle carte dell'azienda se lo era ritrovato per le mani e lo

aveva letto). E lo pensava davvero, voglio dire come il mio zio colla Panard,

che se il Marco ci faceva la prova della verità avrebbe visto una linea

dritta. Ma il Marco lo ha guardato, ha visto gli occhi ispirati, e ci ha

creduto. Con quell'aggiunta di quella frase che è così tipica di queste parti

"sai Marco, se non ci riesco vendo l'azienda, ti giuro". Non devi credere che

Marco sia ingenuo, anzi, il fatto è che berlusconi pensava veramente di dire

la verità, lo habbiamo sentito tutti al nostro congresso, ti ricordi? Non

diceva la verità? Poi dopo certo va col casini nelle comunità e dice delle

altre verità, come quando parla della famiglia che sembra che non habbia mai

divorziato.

Son due anni che corriamo dietro a questa fola, e tutto perchè gli altri sono

peggio. Ma di andare da soli quello no, quello è peggio di tutto, guai cosa

rischieremmo. Pazienza compagno, e stai attento che la pivetti è separata e

non sia mai che ti sente che qualcuno glielo va a raccontare.............

--- MMMR v4.00reg * G.R.A.C. (gruppo radicale attività clandestine)

 
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