E' evidente, mi pare, che non è in discussione l'essere la Lista Pannella-Sgarbi una forza politica dichiaratamente e programmaticamente antiproibizionista, così come il Movimento dei Club Pannella-Riformatori.E' evidente altresì che esiste una comunanza di obiettivi e di metodi tra il CORA e i predetti soggetti politici sui temi inerenti la politica delle droghe nel nostro Paese.
Ma il CORA è un'associazione del Partito radicale, non della Lista Pannella-Sgarbi né del Movimento. Come tale ad esso aderiscono persone appartenenti a differenti aree poltiche ed ideologiche. Inoltre, come stabilito dallo statuto, il CORA non può concorrere in proprio nelle competizioni elettorali.
Il fatto che alcuni dirigenti e/o militanti del CORA siano anche dirigenti e/o militanti della Lista Pannella-Sgarbi e del Movimento non stabulisce di per sè alcun rapporto organico tra le divesre organizzazioni.
E' questa una condizione che abbiamo sempre difeso e vantato in questi ultimi anni di duro scontro con alcuni ex compagni di viaggio che ci hanno gratuitamente iscritto ad uno schieramento politico a cui il CORA in quanto tale non appartiene.
A meno di un pronunciamento diverso da parte degli organi statutari che ne detengono la capacità non è possibile cambiare ora questa impostazione. E questi organi, un questo momento, sono solo il congresso, dato che i tre coordinatori hanno sì pieni poteri ma solo per quanto stabilito dalla mozione: valutare cioè, entro un tempo dato, se esistono le condizioni per una rifondazione del CORA o procedere alla sua liquidazione.
E nonmi pare che l'ultimo comgresso del CORA abbia preso decisioni in un tale senso.
Stando così le cose, pur essendo personalmente d'accordo sulla sostanza delle osservazioni espresse da Perduca e da Donvito, mi pare che ogni accostamento elettorale tra Lista Pannella-Sgarbi e CORA sia impossibile.
Spero sia chiaro il senso di questo mio intervento, onde evitare sterili polemiche.