qui di seguito il testo di un volantino sulla legalizzazione della marijuana, preparato per essere distributito davanti agli istituti superiori e alle università.
Il titolo grosso è
la marijuana?
legalizzala!
(grosso a carattere celtico con sottofondo di tre foglie di marijuana)
per chi avesse gli strumenti tecnici necessari, potrà anche trovarlo sul sito web www.riformatori.stm.it/liberfax/ (se Ciccio ce lo mette .....)
Sì! proprio legalizzare quelle sostanze
che i bacchettoni di sempre continuano a chiamare droghe.
Legalizzare hashish e marijuana, che sono solo uno dei tanti "vizi" della virtù umana, e che non danno assuefazione come alcool, tabacco e caffè.
Una cosa, invece, è tremendamente vera: che continuando ad essere illegali, l'hashish e la marijuana possono essere acquistate solo sul mercato clandestino, che è lo stesso delle droghe come eroina e cocaina, e gli spacciatori -che non sono missionari ma solo mercanti- cercano di vendere ciò su cui guadagnano di più.
Ma nessuna forza politica che oggi ti chiede il voto,
ha nei suoi programmi e nelle sue battaglie la legalizzazione di hashish e marijuana.
E ti sei chiesto perchè? Oltre ai bacchettoni ci sono gli ipocriti: sono d'accordo con noi ma, secondo loro, in campagna elettorale non si deve parlare di argomenti scomodi come la droga per non spaventare gli elettori "per bene". Noi preferiamo la chiarezza: restiamo antiproibizionisti anche in campagna elettorale, anche mentre cerchiamo un accordo alla luce del sole col Polo delle Libertà per un sistema elettorale e presidenziale all'americana, con 2-3 grandi partiti ed un Presidente eletto direttamente dai cittadini. Non ci interessano le poltrone, ma ci interessa -e molto- non rinunciare ai nostri valori.
E noi, chi siamo? Siamo quelli che hanno vinto un referendum tre anni fa, grazie al quale chi viene trovato in possesso di una "dose personale" non va più in galera. Siamo quelli che hanno raccolto le firme di oltre 500 mila cittadini per chiedere con un referendum la legalizzazione di hashish e marijuana.
E cosa vorremmo fare? Prima di tutto difendere i risultati del referendum di tre anni fa. E poi far conoscere sempre di più la realtà del "fenomeno droga" tra i giovani. Infine, abbiamo bisogno non solo del vostro voto per portare in Parlamento queste istanze, ma anche della vostra disponibilità a lottare con noi perchè l'anno prossimo si arrivi al voto referendario sulla legalizzazione, e per impedire che la cultura del proibizionismo e della galera distrugga la libertà di tutti e del nostro essere cittadini nello Stato.