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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 3 aprile 1996
L'UNITA' MERCOLEDI' 3 APRILE 1996

PANNELLA A DOSI POCO TOLLERABILI

articolo di Maria Novella Oppo

pag. 4

Qual è la dose tollerabile di Pannella in 48 ore? Sicuramente l'abbiamo superata. Pannella qui, Pannella là. Da lunedì è dovunque. E dovunque impedisce agli altri di parlare.

A Linea Tre Lucia Annunziata, benché, molto irritata, gli ha consentito di azzittire tutti, di annunciare i suoi comizi e perfino di dichiarare a gran voce che il Papa "non capisce niente". Poi si è manifestato da Costanzo e ha sostituito Berlusconi nel confronto con Napolitano. Martedì mattina lo abbiamo trovato anche nella tribuna elettorale di Raidue con una fascia in testa e l'aria buona di chi supplica un voto sulla scheda grigia anche da parte di chi ce l'ha con lui. Per amore della democrazia, naturalmente. Facciamoci del male. E parliamo anche di Radio Radicale, l'emittente incorporata a Pannella, dove puoi sentirlo a ogni ora del giorno e della notte.

E quando non c'è Pannella, ti dicono dov'è e che cosa sta facendo. Per fare un esempio: la rassegna stampa del mattino spulcia con grandissima cura tutti i giornali per riferire quello che dicono di Pannella.

Pannella e il Corriere

Qualche giorno fa ha annunciato orgogliosamente. "Oggi la prima parola stampata sul Corriere della Sera è Pannella". Ma quando i giornali non dicono niente di lui, apriti cielo. Se poi si permettono di criticarlo, non c'è limite all'indignazione.

Il professor Sartori diventa subito un famoso cretino. E con lui tutti gli altri intellettuali che si schierano contro la destra. Siamo vicini al "culturame". E intanto si denuncia il "pericolo autoritario rappresentato dall'ulivo". Pannella parla del "fascio dell'Ulivo" che controlla notoriamente l'informazione. Cioè la Rai, i giornali e anche Mediaset attraverso gli infiltrati Costanzo e Mentana. Radio Pannella minuto per minuto svolge però (in cambio del finanziamento pubblico miliardario) anche un importante servizio: la raccolta di fondi o di firme e la mobilitazione attorno alle bandiere del Polo.

E tutto questo con il "cancro partitocratico", per andare a rafforzare invece per il partito-azienda di Berlusconi e il partito-uomo di Pannella.

Il Papa non capisce

Il quale finalmente ci ha avvertito dell'obiettivo di questa dura campagna elettorale: si vota per il presidenzialismo all'americana. E per "legalizzare la presidenza della Repubblica".

Ma, ha detto Casini: "Pannella non ci rappresenta". E se non rappresenta lui, figuriamoci noi. Il "bello della diretta", il cattolicissimo Casini, stava seduto davanti a Pannella mentre diceva che "il Papa non capisce niente" in fatto di politica sociale.

Da Rispoli a Tappeto volante ha così spiegato la sue idea di solidarietà: "Solidarietà è assistere gli handicappati gravi, mica quelli un po' zoppi, ma quelli che non sono in grado di provvedere a se stessi". Per la destra, poi, la maternità di donne sane, neppure un po' zoppe, è addirittura uno spreco insopportabile. Ma basta. Ieri, la tv era più brutta del solito. Perché, per quanto brutti siano i tg, senza notiziari veri la programmazione è ancora peggio. Lo diciamo anche se continuiamo a ricevere lamentele da parte di spettatori che ci fanno notare il modo subdolo in cui vengono date le notizie sulla campagna elettorale. E non parliamo, va da sé, dio TG4 o Studio Aperto, ma anche dei telegiornali Rai. Un gentile lettore ci ha illustrato uno schema ormai collaudato.

Esempio: si dà notizia di una iniziativa dell'Ulivo. Commento: "Ma il Polo subito replica": E partono le interviste dirette. Cosicché il parere del centro sinistra è sempre riferito sommariamente (se non impropriamente), mentre quello del Polo è espresso dalla viva voce dei leaders. E in questo modo l'ultima parola, quella più efficace, spetta sempre alla destra.

Va anche detto che all'overdose di Pannella in questi due giorni sciopero dei giornalisti televisivi ha corrisposto una crisi di astinenza da Silvio Berlusconi.

Stavamo scherzando. Ieri sera è tornato a imperversare da Bruno Vespa, ma almeno ha smesso di apparirci nel suo altarino domestico (maglioncino blu e libri alle spalle) oppure dal palco (sfondo azzurro stile grotta di Lourdes).

Silvio dal basso

Avrete notato che Berlusconi è sempre solo, ripreso dal basso per apparire più alto e sopra un tappeto di teste che danno lo stacco dal resto dell'umanità. Una volta sola ce lo hanno fatto sul palco in coppia: quando lui e Fini si sono baciati. E' stato un attimo di indicibile commozione (non a caso passava la cometa). Ma subito il cavaliere si è allontanato per ritegno. E soprattutto per non stare all'ombra del presidente di An, che lo sovrasta di tutta la testa. Povero Berlusconi. E' il padrone di mezza Italia e, con tutte le sue tv, non può guadagnare neanche un centimetro di statura in più.

 
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