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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 3 aprile 1996
IL GIORNALE MERCOLEDI' 3 APRILE 1996

Anche i club Pannella contro gli strumenti di ipergaranzia: "I sindacati difendono chi è già tutelato"

"RIFORMIAMO LO STATO SOCIALE"

Fantozzi ora ammette: "Nel nostro Paese è deformato"

art. di Goffredo de Marchis

pag. 5

Non contro lo Stato Sociale ma contro questo Stato sociale. I club Pannella, che preferiscono parlare di "Stato sindacale" criticano "l'ipocrita levata di scudi" in difesa di un Welfare tutto da riformare. "La cassa integrazione, l'attuale forma di tutela della maternità, i trattamenti pensionistici ingiustificati - dice Benedetto Della Vedova, dirigente del movimento che fa capo a Marco Pannella - sono strumenti di ipergaranzia di chi è già stato inserito nel mondo produttivo". Le organizzazioni confederali dei lavoratori hanno difeso questi istituti di assistenza e hanno contribuito a "disegnarli - aggiunge Della Vedova - a misura dei già occupati nelle grandi aziende e nel pubblico impiego. E infatti è questo il bacino vitale di iscritti e finanziatori di un sindacato sempre più potente e sempre più prepotente". Come il sindacato, anche Della Vedova cerca una riforma dell'assistenza pubblica. Ma ha paura che le proposte della Triplice "finiscano per accentuare il divario tra chi ha già una tutela e chi in

vece non ce l'ha". I riformatori hanno altre idee. "La cassa integrazione difende persone che hanno un posto di lavoro mentre i disoccupati e gli inoccupati - osserva Della Vedova - non beccano una lira. Persino in America l'assistenza guarda più a chi non ha un impiego piuttosto che a quelli che ce l'hanno". E la maternità? "Laicamente bisogna rendersi conto di quello che funziona. Certe norme studiate per le donne incinte rendono più difficile - spiega il riformatore - l'ingresso delle donne in età fertile nel mondo lavorativo perché i piccoli datori si orientano o sugli uomini o su donne non sposate magari più anziane". Alcune considerazioni sulle pensione: "C'è sempre maggiore tutela per chi lavora o ha lavorato. I sindacati difendono a spada tratta i vitalizi di anzianità e lasciano correre sulle pensioni sociali da fame - dice Della Vedova - . Senza dimenticare che il fondo delle pensioni assorbe in gran parte anche le quote destinate agli assegni familiari. Ora, se si vogliono più soldi per i figli bi

sogna rinunciare a qualcosa nella previdenza perché la torta è unica".

Tina Lagostena Bassi collega nella Lista Pannella di Della Vedova, chiede però più interventi sulla maternità: "L'Italia - afferma - è il Paese europeo che tutela meno la libera scelta di diventare madri".

E che lo Stato sociale all'italiana non va lo ammette anche il ministro delle Finanze Augusto Fantozzi: "Il Welfare ha avuto grandi meriti. Il nostro, però, è il Paese in cui lo Stato Sociale, molto ampio, ha avuto deformazioni perché ha prodotto burocratismo ed effetti indesiderati. Oggi ci vuole più efficienza e lo sviluppo del terzo settore, il privato sociale".

Anche An non vuole lo smembramento dello Stato sociale, semmai il suo obiettivo, come spiega il portavoce Francesco Storace in risposta a Walter Veltroni, è cancellare le clientele, gli scandali tipo Affittopoli e Pensionopoli. Lì, sì, c'è molto da risparmiare per le casse dello Stato. Gianfranco Fini torna a fare l'esempio di alcuni possibili tagli alla spesa pubblica che sarebbero indolori per stipendi e fondi alla Sanità. "Accorpando ministeri, eliminando le auto blu, le scorte inutili, i telefonini e i viaggi premio oppure gli stanziamenti per enti inutili - spiega il presidente An - le spese si possono ridurre, eccome. C'è un progetto dell'ex ministro Frattini che prevede il risparmio di 23mila miliardi in tre anni. E' quasi il corrispettivo di una Finanziaria..." Silvio Berlusconi chiarisce "Il Polo crede che vada mantenuta la cassa integrazione e che alla legge per le madri che lavorano vadano aggiunte altre misure. Gli articoli del Giornale di Feltri volevano però sottolineare gli abusi che si nascon

dono dietro certe norme".

Ma l'inchiesta del Giornale su uno degli aspetti del nostro sistema assistenziale, la maternità raccoglie le critiche del segretario dei vescovi italiani Antonelli: "Dissentiamo da quello che ha scritto un quotidiano. La maternità è un grande valore che va sostenuto e favorito". Il leader della Cgil sostiene che il Polo, in realtà, intende "distruggere lo Stato Sociale"

 
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