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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 4 aprile 1996
ELEZIONI: PANNELLA "ACCOLTE DAL POLO LE NOSTRE PROPOSTE"

Roma 4 aprile 1996

"C'è da esultare, comincia una campagna elettorale nella quale gli italiani possono capire quale è la posta in gioco." Lo ha affermato Marco Pannella intervenendo questo pomeriggio a Bologna ad un comizio insieme con Vittorio Sgarbi. "Berlusconi e Fini lo hanno detto con chiarezza accettando le nostre proposte sul presidenzialismo anche americano, sulla legge elettorale ad un turno senza quota proporzionale per arrivare al bipartitismo e non al bipolarismo. Chi vince propone le sue regole, le sue leggi contro una visione imbecille, ridicola - come quella proposta da Prodi - che alimenta l'illusione di dare pace eterna alla società, un luogo dove tutti si è d'accordo. Si è riconsegnato ai cittadini il vero democratico scontro sulle cose che contano: le istituzioni innanzitutto.

Noi non entriamo nel Polo ma con esso possiamo fare una alleanza per una civiltà liberale, liberista, federalista."

Polemico Pannella con l'Ulivo ma anche con Bertinotti ("Dolce, garbato ma attento alla roba, che oggi ha parlato di presidenzialismo come fascismo, ha resuscitato Falce e Martello per gli stessi motivi, speculari, per cui Buttiglione ha resuscitato lo Scudocrociato") soprattutto per le scelte in politica estera "si batte giustamente per la Baraldini ma tace sulle atrocità cinesi nel Tibet e su quelle cubane."

"Montanelli da una vita insegna a turarsi il naso ed a votare: sa sempre chi puzza di più e questa volta ha scelto l'Ulivo."

Un forte appello Pannella lo ha rivolto agli elettori perchè con la terza scheda, quella grigia del proporzionale Camera, si voti per la Lista Pannella Sgarbi "senza il 4 per cento noi non ci saremo, è un problema vostro più che nostro. Mi sono dimesso nei giorni scorsi dal Parlamento Europeo, se non potrò parlare nel Parlamento italiano lo farò, se necessario, dal carcere perchè comunque continueremo la nostra battaglia per legalizzare l'Italia e l'Emilia innanzitutto dopo 50 anni di regime."

 
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