In quanto estemporaneo elettore unionista (voto di quasi-protesta), sono rimasto in preda a sentimenti contrastanti dinanzi all'appoggio di Pannella a Caveri.
A dire il vero, il sostegno del PDS ai candidati UV la cui ratio e' stata ben spiegata da Eddy Ottoz nella conferenza Il fatto del giorno, a cui rimando, vanifica in parte il valore contestatario del mio voto, ma non essendo questa una conferenza PDS, tralascio i penosi dettagli per concentrarmi sull'assunto che mi interessa invece discutere.
Dunque, l'appoggio a Caveri.
Personalmente Caveri gode di buona stampa, e meritatamente. Nel senso che lui e' uno bravo e rappresenta, nel parlamento italiano una "minoranza" che come tale in gente come me e come voi riscuote grande simpatia. Gia', perche' ci crediate o no, io Komunista sovietiko ho a cuore il destino delle minoranze. Qualcosa ho cercato di farmi insegnare dalla storia.
Il problema e' che Caveri non rappresenta solo una minoranza francofona, ma anche il partito a cui e' legato, l'Union Valdôtaine, che ha dato prova specie negli ultimi anni, esattamente un coacervo di poteri forti che, su scala nazionale sono risibili, ma in scala valdostana sono poteri forti davvero.
Non voglio e non posso qui entrare in polemica con gli unionisti, anche perche' i valdostani non sono molti e la discussione sarebbe un po' difficile (ma istruttiva), ciononostante, se ascolto le virulente parole di Pannella (che sta parlando adesso a Catania) mi stupisco di come si possa trascurare questo aspetto non secondario.
Io sono uno che crede nella "riformabilita'" dei sistemi. Saro' un illuso, ma per questa mia intima convinzione sono persuaso anche che questi mali che affliggono la vita politica valdostana siano curabili e vadano curati anche attraverso il movimento autonomista, proprio per le irriducibili istanze di diversita' di cui e' portatore. Ossia, che la demolizione sistematica dell'UV sia un gioco pericoloso, anche se Rollandin, con la sua presidenza, ha saputo fare il CAF trino e uno.
Ma nell'ottica lib-lib-lib questa posizione di sostegno ad un candidato che e' fondamentalmente organico a questo "regime" che non ha saputo investire quando doveva, che ha saputo creare un modello di stato assistenziale in confronto del quale De Mita e' un modesto dilettante, che ha saputo devastare il territorio come poteva, mi riesce tutto sommato incomprensibile.
La motivazione che Caveri ha un passato antico e recente di lotte radicali e' bella e risibile allo stesso tempo. Bella, perche' riconosce i meriti dell'uomo, di un uomo che ne ha, senza alcun dubbio, ma anche risibile, quasi che l'adesione a lotte radicali possa cancellare come un battesimo peccati originali piu' gravi, che vanno al di la' dei meriti e delle colpe del singolo.
Paolo Güll
--- MMMR v4.50unr * Quand vous présentez des tours de table, il serait
ridicule d'opérer avec de plus grandes ardoises (Bruce
Elliot, Précis de prestidigitation, Payot, p.223)