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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 18 aprile 1996
Articolo di Stefano Folli pubblicato dal Corriere della Sera lunedi' 15/4/96 - pag.2

LIBRI vita, trionfi, disfatte di Pannella e della sua 'anti-sinistra'

Se un mattino il pirata gentiluomo...

L'eresia liberale rappresentata da Marco Pannella e' da decenni uno degli aspetti piu' singolari e straordinari della vicenda italiana. Tentare di esplorarla implica la necessita' di scavare nella storia della sinistra, ricercando le radici dell'emogenia ideologica che a lungo il PCI ha esercitato su di essa. Si tratta in fondo di capire perche' una sinistra realmente liberale anticonformista non ha mai avuto spazio in Italia, oppure ha dovuto conquistarsi fragili margini d'azione attraverso una politica corsara, tra colpi di mano e di scena.

Pannella l'eretico e il protagonista di questa storia incompiuta, la storia di un'altra sinistra che si e' definita per i suoi caratteri esoterici rispetto alla sinistra ortodossa.

Dai diritti civili alla riforma della legge elettorale, fino alla scelta del modello istituzionale <>, il radicalismo pannelliano ha combattuto battaglie spesso d'avanguardia e sempre controverse. Cio' non e' servito a costruire una terza forza, ne a trasformare i grandi partiti di massa in agili lepri. Ma ha fatto di Pannella una sorta di evangelista apocrifo rispetto alle verita' ufficiali.

Chi e', in definitiva, Marco Pannella? Un liberale anglosassone nato nel Paese sbagliato? Un radicale libertario fedele solo al proprio egocentrismo che lo rende incapace di costruire una strategia, tanto meno un partito?

Massimo Teodori ha provato a spiegare l'uomo, sullo sfondo del lungo travaglio della prima Repubblica. Teodori non e' solo un attento osservatore delle cose politiche, come testimoniano i suoi libri e le sue note dalle colonne del Messaggero. E' stato a lungo compagno di Pannella nelle battaglie libertarie. E benche' poi se ne sia allontanato, come tanti, il suo approccio risente dell'antica amicizia.

La sua e' un'analisi non priva d'affetto, sebbene a tratti impietosa.

Si avverte lo sforzo sincero di capi re le ragioni per le quali nel nostro Paese 'i gruppi e i leader piu' autenticamente rappresentativi delle istanze liberali abbiano continuato a non avere fortuna, sia che si collochino nel centro-destra sia che provngano dal centro-sinistra o che rifiutino di schierarsi all'interno delle due coalizioni'.

Ripercorrere la biografia politica di Pannella serve a Teodori per avvicinarsi alla risposta. Marco Pannella un eretico nella crisi della Repubblica, editore Marsilio, va letto quindi come una riflessione abbastanza amara sui limiti del liberalismo italiano. Dietro il protagonista del pamphlet, si stagliano le ombre del passato: il Partito d'Azione, Einaudi e Ugo La Malfa, II Mondo di Mario Pannunzio, il primo Partito Radicale, Silone e Chiaromonte, Salvemini ed Ernesto Rossi. Spinelli e Malagodi... Tante speranze incompiute, tante liti in famiglia.

Rispetto a quei personaggi e a quella tradizione, Marco Pannella e' insieme un continuatore e un eccentrico. Tesi e antitesi, talvolta senza la sintesi. E' l'incarnazione dell'appello di Mario Ferrara: 'Date un matto ai liberali... il tempo della gente savia sta per finire'

Il matto in questione ha portato un soffio di vitalita' nello stanco mondo liberale, ha scosso l'albero della sinitra, ha fatto irruzione negli accampamenti della destra. Sempre su base di un instancabile volontarismo di una singolare capacita' di mobilitare i giovani e di trasmettere il senso della politica nobile.

Digiuni, referendum, campagne non violente, un caleidoscopio di single che mutano a ogni passo: questo e molto di piu' e' Marco Pannella. Ma e' anche il dio laico che ha divorato i suoi figli, pago di una solitudine orgogliosa. L'uomo che sa demolire ma non sa ricostruire. Il capo carismatico che ogni giorno consuma stesso in una singola battaglia, indifferente alle contraddizioni.

Si sente vibrare nelle pagine di Massimo Teodori un rimpianto appena dissimulato. Il grande progetto della riforma liberale non e' decollato. Storicamente lo hanno frenato gabbie ideologiche in cui la Democrazia cristiana e il Partito comunista costringevano la societa'italiana.

Ma in tempi piu' recenti Marco Pannella porta la responsabilita' non aver saputo offrire uno sbocco liberale al tracollo del sistema partitico, di non aver incanalato la propria energia vitale oltre la fase, gesto clamoroso e della testimonianza, verso le istituzioni.

In questa critica si coglie il dubbio di Teodori sull'ultimo Pannella quello che ha visto la novita' di Berlu sconi e ha cercato con la solita ruenza di infondervi un'anima li ral radicale.

Ma la storia avra' bisogno di un altro capitolo, perche' con Pannella non si sa mai. E' appena partito per la nuova e definitiva crociata contro 'la partitocrazia' alleato a meta' del Polo. Per le delusioni c'e tempo, dopo il 21 aprile.

 
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