Cari amici radicali,
abbiamo perso. Abbiamo perso per sei o sette gravi errori tattici imputabili, purtroppo, a Silvio Berlusconi, e che sono quasi tutti
avvenuti prima dell'apertura della campagna elettorale. Questi sei
o sette gravi errori hanno una nota comune: la mancanza, in Silvio Berlusconi, di un profondo e intimo convincimento che la partita contro la sinistra si deve giocare in maniera totale e assoluta, senza compromessi e con l'obiettivo di annientarla, non di superarla tout court.
Ora, la "palla" torna a voi ed a coloro che sono abituati da sempre a fare opposizione. Degli altri temo non vedremo che la polvere sollevata mentre si dileguano o si infrattano in qualche sacca clientelare.
Non commettete, ora, l'errore di considerare la sinistra un avversario da battere secondo i vecchi schemi che vi hanno consentito di vincere sempre contro la grande balena democristiana.
La sinistra di oggi è cosa ben diversa dal decadente partito che fu di Fanfani, di Moro, di Rumor, di Donat-Cattin, di Forlani, di Andreotti, di De Mita......La DC era una sorta di Bisanzio, sempre sul punto di essere conquistata dai turchi, sempre più a pezzi, più impresentabile, più odiata nell'intimo persino da chi la votava obtorto collo.
La DC era disprezzata dalla grande stampa, irrisa persino dalla sua stessa Televisione (ricordate come i giornalisti cattolici del teleschermo sbeffeggiarono quel pover uomo di Gabrio Lombardi quando uscirono i referndum sul divorzio ? Era questa la "solidarietà" tra cattolici allora...), considerata un mostro dalla intellighenzia, vista con sufficienza dal ceto industriale.
L'unione di sinistra, imperniata sul duo PDS/Rifondazione, è una forza che ha dalla sua la maggior parte dei media, il grande capitale, vasti settori della magistratura, tutta o quasi tutta la docenza scolastica, buona parte della gerarchia cattolica.
Non si vince contro questa sinistra con le stesse armi che avete adoperato in passato contro la balena clericale. Non fate l'errore dei francesi a Sedan, che credevano bastasse marciare in eleganti uniformi rosso-blù al suono delle fanfare come 50 anni prima. I prussiani li fecero a pezzi.
Non cadete nella sindrome di Sedan. La sinistra si batte con ben altre armi rispetto a quelle che siete soliti impugnare.