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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Sergio - 22 aprile 1996
Personalmente credo che la sconfitta del centro-destra sia imputabile alla superficiale analisi che dava valore al voto dei cattolici. Credo che il voto cattolico di area centro-sinistra sia un voto clientelare, inamovibile, non influenzabile sui contenuti proprio perchè estremamente forte sull'ideologia non ufficializzata del catto-comunismo oppure su quello clientare alla De Mita e altri.

Berlusconi è stato timoroso di porre grandi questioni di contenuto liberale, si è messo a giocare sulla solita 'immagine' che non convince e che è retaggio della scorsa campagna elettorale, non c'è stato nulla di innovativo e di convincente. La rottura doveva avvenire su pochi e chiari contenuti quasi come fece la Tachter con gli inglesi che accettarono sacrifici 'liberisti' e che le consentirono di governare per oltre 10 anni.

Il fatto poi di dover 'mascherare' Pannella e Bonino come 'ospiti' nei due principali comizi per 'evidenziare' la fratellanza nel Polo di Casini e Buttiglione dimostra una mancanza di coraggio su questioni nelle quali il Polo in generale crede ma che non ha il coraggio di porre come questioni determinanti per la 'salvezza' del paese. La candidatura di Negri a Padova nelle suppletive del 95 (quando Emma divenne commissaria) qualcosa dovrebbe aver insegnato. Invece di giocare sul voto di rifondazione (che si vedeva costretto votare un candidato dei progressisti marcatamente del mondo cattolico e per giunta conservatore) dando valore a questioni laiche della tradizione radicale, egli ritenne di 'giocare' solo sui valori dei cattolici trascurando completamente quelli che erano stati anche i suoi (aborto, droga, laicità dello Stato) comunque su argomenti che potevano rendere il voto di rifondazione utile e non da turamento di naso o altro come invece sono stati costretti a fare.

Non credo, come dice Roberto Carullo, che ci sia da avere fiducia nel PDS per la rivoluzione 'dolce' alla quale si sottopone, resta per me inspiegabile come un partito che manda in campo sempre candidati al governo delle istituzioni non facenti parti del proprio mondo (Ciampi, Dini, Prodi, ecc) perchè di fatto non ha nulla di sè da proporre al paese, riesca sempre ad avere il successo che ha. Quando alla Bolognina Occhetto propose il rinnovamento dal PCI al PDS propose qualcosa di veramente innovativo come la nonviolennza, lo fece, credo con convinzione ma sulla carta rimase, questa come molte altre cose che lì per lì potevano sembrare anche per noi sorprese.

E' vero invece che gira e rigira i nostri argomenti di 10 anni fa diventano oggi i loro e questo è accaduto e accade su una miriade di argomenti.

A questo punto mi viene da pensare che la nostra colpa, e lo faccio con sincerità senza presunzione, sia solo quella di pretendere un'anticipazione culturale, sociale, politica, economica troppo veloce rispetto alla norma, rispetto cioè al dato 'fisiologico' necessario per la maturità dei cittadini di questo paese. Noi siamo costretti da anni a sentirci dire: 'avevate ragione' (per il recente passato) oppure: 'una volta voi, si che eravate la vera sinistra' proprio quando la violenza di questi contro di noi era piu' forte, piu' cattiva, perchè voce della loro coscienza, quella latente.

Forse il risultato di queste elezioni va letto come un'esortazione: 'dateve 'ne calmata', siamo troppo inadeguati alle vostre proposte. Non riesco a capire perchè mai devono vincere i De Mita, La Malfa, i post-dc, i post-pci, i post-tutto fuorchè coloro che da anni portano avanti le loro proposte con onestà, coloro che hanno portato un modo nuovo di fare giornalismo in Italia, coloro che hanno portato 'argomenti' alle altre forze politiche, coloro, appunto, che hanno saputo anticipare grandi argomenti epocali riguardanti il cambiamento delle Istituzioni, la lotta alla criminalità comune e politica, una soluzione (l'unica credibile e che prima o poi diverrà argomento di Governo mondiale) sulla droga. Potrei ancora andare avanti ma sapete tutti cosa intendo dire.

 
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