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Conferenza Movimento club Pannella
Terni Laura - 23 aprile 1996
Sergio ha ragione. Noi siamo in anticipo sui tempi. Anzi, Marco e' in anticipo sui tempi, e noi abbiamo l'intelligenza di capirlo. Trovo personalmente che l'Italiano e' un popolo immaturo che ha bisogno di sentirsi protetto dal papa' che da sicurezza (Prodi o Dini), dalla Mamma che pensa per lui, (il Gran Partito di massa), e dalla famiglia, dal gruppo, (la sinistra o la destra). L'Italiano non vuole essere libero: preferisce dipendere e delegare. Se i suoi "genitori" politici rubano, in fondo e' sicuro che anche a lui qualche cosa prima o poi arrivera'. Se mentono, e' naturale e lodevole: mentono per il suo bene.
Il popolo Italiano si lamenta, questo si. E' scontento, questo si. Ma non e' mai colpa della sua "famiglia", perche' la famiglia non puo' avere torto, perche' la famiglia sa tutto, sa persino indicarti il vero colpevole di tutti i tuoi mali, il "Nemico", e ti dice anche come combatterlo.

Non ho usato a caso la parola "famiglia"...

Schemi prevedibili dunque, reazioni scontate, certo, e tutto sommato troppa e troppo diffusa superficialita'.

Un popolo maturo non si sarebbe fatto governare per tanti anni da partiti cosi' sfacciatamente corrotti senza ribellarsi veramente! Ma se ci pensate bene, la Classe Dirigente che ha imperato e che ahime' continua ad imperare faceva (e fa) comodo a tutti: agli uni perche' offriva (e continuera' a offrire, ahime') la perenne illusione di privilegi futuri, agli altri perche' rappresentava e continua a rappresentare il demone da esorcizzare, il nemico da odiare. Noi invece che cosa offriamo? Offriamo la liberta' e di questa liberta' nessuno ama occuparsi. Noi non offriamo ne' la sicura appartenenza ad un clan, ne' il piacere di fare parte di un gruppo vincente. E all'Italiano, si sa, piace tifare e vincere. Ma la cosa peggiore e' che noi non abbiamo un nemico ben identificabile da offrire al popolo incazzato: e questo e' veramente insopportabile.

Che dobbiamo fare allora? Aspettare che il popolo Italiano cresca, oppure addattarci ad essere "come lui ci vuole"?

Ne' una cosa ne' l'altra, ovviamente.

Continuamo a essere come siamo, e continuamo a non essere capiti, a non essere voluti. E' la nostra condanna:-).

 
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