Tutto ciò che il Movimento poteva fare per perdere voti, è stato fatto. E il Polo non è stato da meno: la tracotanza dei suoi maggiori esponenti ha inquietato molti elettori, più dei teneri appelli del cavaliere contro il pericolo rosso.

A che serve convincersi che il destino cinico e baro non potesse che premiare quei pericolosi estremisti della Lega e quel fascio di conservatori della prima Repubblica riunito sotto le insegne dell'Ulivo ?

E' vero che i voti della lista Pannella e del Polo sul proporzionale superano quelli dell'Ulivo e di Rifondazione. E' una constatazione partitocratica, estranea ad un'ottica maggioritaria-uninominale, ma si può anche fare. Sommando i voti sul maggioritario alla Camera, tuttavia, il divario si ribalta a favore dell'Ulivo. Quanti dei pochi voti della lista Pannella sul proporzionale (esclusi quelli prestati da AN), sono confluiti sui candidati del Polo alla Camera ?

E' chiaro che lo zoccolo duro della lista ha una consistenza di circa l'uno per cento dei voti espressi. E ora che si fa ? Sapranno i nostri eroi trovare un dialogo costruttivo con i leader del Polo (ivi compresi gli spaventapasseri anticomunisti), ormai liberati da quella alterigia che li separava da Pannella ?