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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 28 aprile 1996
Club Pannella-Riformatori
coordinamento regionale

50129 Firenze, via Cavour 68, tel. 055/2302266-290606, fax 2302452

Olivier Dupuis in Toscana il 4 e il 5 maggio

Olivier Dupuis, europarlamentare della Lista Pannella-Riformatori e segretario del Partito Radicale transnazionale e transpartito, sarà in Toscana il 4 e il 5 maggio prossimi, per alcune manifestazioni e per la costituzione dell'associazione radicale Toscana. Questo il programma:

sabato 4 maggio

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- Arezzo, ore 16, presso il Palazzo Comunale, sala del Consiglio Comunale

incontro-dibattito sul tema: "Le violazioni dei diritti umani nella Cina dei nostri anni".

Oltre a Oliver ci saranno: -Maria Omodeo, sinologa e curatrice della rivista "Lines"; -Daniele Scaglione, responsabile del coordinamento educazione ai diritti umani di Amnesty Internazional; Paolo Pobbiati, responsabile nazionale della campagna sulla Cina di Amnesty Internazional.

L'incontro è organizzato da Amnesty Internacional con la collaborazione dei radicali e riformatori di Arezzo.

- Firenze, ore 19,30, presso la sede del Partito Radicale in va Cavour 68

assemblea costituente dell'"ART - Associazione radicale Toscana"

domenica 5 maggio

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- Firenze, mattina: visita del carcere di Solliciano

- Firenze, ore 15,30, presso il Dopolavoro ferroviario di via Alamanni 6r

dibattito sul tema "Cina: Nessuno è al sicuro - le vilazioni dei diritti umani in Cina e in Tibet".

Oltre a Olivier ci saranno: -Piero Verni, presidente di Italia Tibet; Cristiano Maestrini, del gruppo 14 di Amnesty International; Paolo Pobbianti, responsabile nazionale della campagna sulla Cina di Amnesty International; - Daniele Scaglione, responsabiledel coordinamento educazione ai diritti umani di Amnesty International; il dibattio sarà moderato da Valentina Piattelli di Amnesty International.

Durante il dibattito sarà presentato il nuovo libro di Amnesty International "La Muraglia violata. Diritti umani e differenti culture. Il caso Cina."

Al termine del dibattito saranno proiettati alcuni brevi filmati di Amnesty International sulla pena di morte, la repressione e il commercio internazionale con la Cina; e il video di Piero Verni e Adelaide Aglietta "Il mio Tibet".

L'incontro fiorentino è organizzato da Amnesty International, Italia-Tibet e Partito Radicale.

nota a margine

perchè l'ART - Associazione Radicale Toscana

Firenze, 28 aprile 1996. Fuga dal risultato elettorale italiano? Rifugio nei grandi ideali e valori del Partito Radicale? No! Solo radicali ..... e non è poco. Molti di noi non hanno mai abbandonato le battaglie del Pr, e non per affetto o monumento al passato, ma semplicemente perchè, per la situazione italiana, per quella europea e quella mondiale, l'iniziativa transnazionale radicale è sembrata essere l'unica in grado di dare una risposta al disordine e al pericolo per tutti della mancanza di libertà e democrazia, all'economia senza regole dei grandi gruppi la cui attività è quotidianità dal più piccolo borgo alla grande metropoli, alla delinquenza organizzata intorno ai cartelli della droga, alla logica perversa che continua a mantenere più di metà degli abitanti del mondo sotto il ricatto dello sterminio per fame e la schiavitù economica verso politiche distruttive di ogni tessuto sociale ed economico, alla distruzione sistematica dell'ambiente.

E' bene ricordarlo, dopo queste scorpacciate di politica nazionale che sempre più sono ai margini e fuori delle grandi decisioni da prendere per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa, e per stimolare l'Onu a non essere solo un registratore di disgrazie tutte -e sottolineo tutte- causate dalla liberticida logica nazionale e nazionalista che continua a pervadere i governanti dei cosiddetti vecchio e nuovo mondo. Ve l'immaginate, ora, il ruolo internazionale della politica italiana? Ci sarà un Prodi che manderà qualcuno simile allla Bonino perchè all'Onu perori la causa della moratoria delle pene capitali? Al solo pensiero mi viene da sorridere.

E siamo qui in Toscana, dove da radicali viviamo le nostre contraddizioni in maniera drammatica e cosciente. Regione d'Italia, d'Europa e del Mondo, con un ruolo marginale e frenante rispetto ai drammatici problemi che come radicali ci siamo impegnati ad affrontare. Una regione da cui siamo stati in grado di inviare più di 40 adesioni di altrettanti Comuni e amministrazioni provinciali per la campagna "Una bandiera per il Tibet" (credo un record mondiale), ma solo perchè alcuni di noi ci hanno creduto e testardemente si sono attaccati al telefono e la fax ed hanno chiesto, sollecitato .... ed ottenuto, nonostante la delinquenziale ordinanza che vietava l'esposizione della bandiera tibetana per il giorno 10 marzo scorso. Una Regione dove il Presidente della Giunta, in questi giorni, è volato negli Usa per chiedere l'estradizione della Baraldini (anche qui mi viene da sorridere), e dove si continuano a firmare, senza battere ciglio, accordi commerciali con la Cina (come l'altro giorno a Lucca, dove per l'occas

ione abbiamo manifestato ricordano la tragedia del Tibet).

Abbiamo comunque fatto troppo poco. Sull'antiproibizionismo, per esempio, cia siamo limitati alla raccolta di firme per il referendum abrogativo, ad alcuni dibattiti e incontri, ma non siamo riusciti a portarlo al centro della discussione politica come risposta efficiente al dramma quotidiano della violenza e della delinquenza urbana, e non solo. Sui consumi e sui diritti dei consumatori abbiamo lasciato troppo correre, consentendo che politiche dissennate della Ue (per esempio sull'importazione di carne con sospetta infezione da Bse dalla Gran Bretagna) lasciassero il campo all'allarmismo del giornalismo di feccia invece che a ragionamenti e politiche in difesa della salute del cittadino consumatore. Sui diritti umani (dall'ex-Jugoslavia fino alle ex-repubbliche sovietiche) abbiamo lasciato che l'informazione e l'iniziativa spazzatura (tipo quella del Sindaco di Firenze) avessero il sopravvento, e la nostra voce e proposta l'abbiamo presentata in maniera troppo debole e flebile.

Sull'immigrazione extra-comunitaria e sulla politica verso i Paesi a economia sottomessa alle logiche dello sfruttamento delle monocolture distruttive, abbiamo taciuto lasciando spazio alla demagogia solidaristica cattocomunista e al razzismo dei difensori del nulla.

Un elenco che potrebbe continuare .... ma credo di essere stato chiaro.

Per questo abbiamo pensato di darci una struttura a livello regionale. Anche perchè questa "regionalità" abbiamo verificato che funziona in diverse occasioni.

Una struttura di riferimento organizzativo e politico, che funga anche da certezza nella gestione e nella crescita degli spazi logistici che fino a oggi siamo stati in grado di darci. Più di una scomessa. Un impegno preciso che non faccia disperdere le magnifiche energie che abbiamo dentro e che abbiamo più volte utilizzato in maniera positiva. Un impegno che vada oltre anche la Toscana.

Bene. Allora ci vediamo tutti a Firenze, alle 19,30 di sabato 4 maggio. ciao da Vincenzo

 
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