Ai Presidenti dei Club (presenti e passati)*,
Ai Delegati dei Club (presenti e passati)*,
Ai membri dei Direttivi dei Club (presenti e passati)*^,
Agli ex Consiglieri regionali*,
Agli ex Consiglieri provinciali*,
Agli ex Consiglieri comunali*,
A vari ed eventuali*.
epc Al Presidente del Movimento dei CPR,
Al Segretario Tesoriere del Movimento dei CPR,
Ai membri della Segreteria nazionale.
Al Direttore di RR
* ovvero: Baroni Massimo, Bravi Adelio, Carosi Alessandro, Cerasi Alberto, Colacioppo Antonio, Costamagna Ivo, Dichiara Marcello, Fabri Ruggero, Forlø Paolo, Galli Gianluca, Marasca Gianni, Mazzuferi Gianluigi, Nisi Marina, Panzini Andrea, Paoletti Ernesto, Paolinelli Mauro, Pellegrino Claudio, Reginelli Carlo, Sassaroli Corrado, Serafini Giuseppe, Tubaldi Asterio, Turchetti Sandro.
^ con preghiera di estensione a quelli non compresi nell'elenco.
In occasione delle scorse elezioni regionali al direttivo del Club di Macerata Adelio Bravi pose la cruciale domanda: "presentarci: per fare cosa?".
Obiettivamente la nostra presentazione allora assumeva esclusivamente un significato nazionale e mancava di contenuti regionali (ovvero iniziativa e proposta politica regionale), fortunatamente non abbiamo eletto nessuno.
Non sarebbe ora di iniziare a pensare a livello regionale (federalismo o meno che sia)?
Sempre nel corso delle regionali un esponente di Sinistra liberale, incredulo sulla possibilitß di presentazione autonoma (penso non creda ancora che sia stato possibile) mi disse che senza consigliere regionale non si fa nulla: aveva ragione?
E' proprio destino che ci si riunisca solo in occasione delle elezioni per "parlare" solo di liste? Potremmo scoprire, incontrandoci lontano da tali nefande occasioni, di riuscire anche a confrontarci ed essere costruttivi!
Da qui la proposta dar vita ad coordinamento marchigiano dei Club P.R., al fine di mettere ciascun Club in condizioni di "assumere iniziative autonomamente determinate e finanziate nel rispetto degli orientamenti e dell'indirizzo politico del Movimento" capaci di incidere sulla politica regionale.
Questa proposta potrebbe sostanziarsi in una convocazione congiunta delle Assemblee dei soci dei diversi club e in una successiva regolare consultazione tra i presidenti dei club.
Dall'assemblea potrebbero venire indicazioni per un'azione politica regionale con l'approvazione di una mozione per consesus e la costituzione di gruppi di lavoro trasversali. La responsabilitß di coordinamento delle singole iniziative dovrebbe essere affidata ai Presidenti dei Club (procedendo magari anche ad una ridefinizione dei nomi dei Club su base tematica, sebbene la norma sul numero legale alle assemblee ostacoli un parallelo spostamento degli iscritti).
Ma possiamo spingerci oltre: dando vita ad un movimento regionale (Riformatori per le Marche?) autonomo ma che chieda la federazione all'Unione federalista dei Riformatori (visto che in Congresso si e' perso tempo a crearla, sfruttiamola per introdurre un minimo di federalismo in questo movimento). Lo statuto dovrebbe essere essenziale: l'assemblea congiunta degli iscritti, il direttivo regionale (l'insieme dei direttivi dei club), il coordinamento dei presidenti dei Club (tra questi o si raggiunge l'accordo unanime per un coordinatore annuale oppure si alternano a sorte) allargato ai delegati o membri del Consiglio Generale.
Qualunque sia la formula che sceglieremo necessario elaborare una bozza di mozione (o comunque un documento programmatico), che dopo esser passata al vaglio dei direttivi dei singoli Club potrß essere discussa dall'assemblea. Sulle singole iniziative sarß importante riuscire a trovare dei referenti in consiglio regionale e magari perch non immaginare una mezzora su Radio radicale per le diverse regioni?
Alcune possibili iniziative:
1) Antiproibizionismo: si potrebbe riprendere l'iniziativa volta a chiedere la convocazione della Conferenza regionale sulle TD, prevista da una legge regionale ma trasformata dagli Assessori alla Sanitß in una riunione privata con i responsabili dei SERT e delle Comunitß terapeutiche; che si era conclusa con la presentazione da parte di Mazzufferi di una mozione in consiglio (avevamo avuto l'adesione di Rifondazione comunista sulla petizione).
La Conferenza potrebbe diventare un importante momento di dibattito dopo la conferenza di Palermo e di dibattito interno all'attuale maggioranza regionale.
2) Transnazionale: un'azione di lobbing costante sulle iniziative del PR in Consiglio regionale, dopo Mazzufferi, manca.
3) Carcere: riattivare il "coordinamento carcere" che coordinai con Moruzzi (dei Verdi), che fu presto abbandonato; ancora oggi sono in consiglio, oltre a Moruzzi, sia Silenzi che Troli che all'epoca ne fecero parte.
4) Ambiente: abbiamo diverse esperienze ambientaliste ad alto livello nel movimento che potrebbero avanzare le loro proposte!
5) Referendum: coordinare a livello regionale la presenza di "esperti" sui diversi temi, magari stampando manifesti comuni: ridurrebbe la spesa, garantirebbe una presenza nei TG regionali, ecc.
6) Foglio di coordinamento: diversi compagni hanno avanzato nel tempo l'idea di costituire un "giornale": quale occasione migliore?
Molte altre cose potremmo ottenere coordinando l'iniziativa a livello regionale, a partire da un'attenzione maggiore dei media; inoltre amplieremmo l'offerta politica da proporre ai nostri banchetti e probabilmente sarß possibile avvicinare con le iniziative locali un maggior numero di iscritti ed arrivare alla costituzione di nuovi Club.
Naturalmente, per quanto sia auspicabile, non necessario l'accordo di tutti i Club per dare il via all'iniziativa.
Ti prego di volermi inviare le tue riflessioni in merito per iscritto - leggibile (se possibile: via E-mail: r.appignanesi@agora.stm.it oppure appignanesi@fastnet.it o anche inviando un dischetto per PC) in modo da consentirmi di ritrasmettere tutte le osservazioni pervenute (diciamo entro il 15 maggio - magari allegando qualche francobollo) agli altri (e anche sulla conferenza del movimento su Agorß telematica, almeno per il materiale che arriverß su dischetto o almeno stampato con una buona stampante) e consentire un "dibattito" dal quale possa scaturire un accordo.
Attendendo segnali, ti saluto.
Remo Appignanesi