Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
ven 02 mag. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Angiolo - 2 maggio 1996
INSERISCO QUI APPRESSO DI NUOVO IL TESTO COMPLETO DELLA MIA LETTERA A "IL FOGLIO". NON PER NARCISISMO, MA PER SOTTOLINEARE COME, PROPRIO PER AVERLA TAGLIATA QUA E LA' E RIDOTTA DI LUNGHEZZA, IL DIRETTORE GIULIANO FERRARA HA VOLUTO PUBBLICARLA, PER POTER INSERIRE LA SUA RISPOSTA. CHE, A MIO AVVISO, CONTIENE NELLE ULTIMISSIME RIGHE UN SEGNALE POLITICO PRECISO, DA NON LASCIAR CADERE.

SPERO DI POTER, NEI PROSSIMI GIORNI, AVVIARE UN'ALTRA INIZIATIVA GIORLISTICO-POLITICA, FORSE UTILE AL NOSTRO DIBATTITO SUL DA FARSI. GRAZIE E SCUSATE LA LUNGHEZZA.

ANGIOLO BANDINELLI

IL FOGLIO QUOTIDIANO - 1 maggio 1996

I REFERENDUM DEL '97 COME ANTIDOTO A UN'OPPOSIZIONE MANDARINALE E INCESTUOSA.

Lettera al direttore di Angiolo Bandinelli

Signor direttore,

venerdì 26 aprile è apparsa sul "Foglio" un'eccellente ricostruzione del percorso storico attraverso il quale è nata e si è affermata, fino a divenire quasi paradigma del "carattere" politico nazionale, l'anomalia che ha visto per 50 anni il Pci, dall'opposizione, "co-governare" nelle note forme consociative. Grazie al suo giornale, analisi come questa, che pochi fino ad oggi osavano fare, entrano nel dibattito pubblico per diventare, forse, temi forti dell'iniziativa politica. Benissimo. "Il Foglio" comincia a diventarmi indispensabile strumento di interpretazione della cronaca italiana.

Ma, a comprendere quali siano state le caratteristiche complessive di una così lunga stagione politico-istituzionale, manca l'analisi del ruolo svolto dalle iniziative referendarie che si sono susseguite dal '74 in poi, in larghissima parte promosse da Marco Pannella e dai radicali (oggi, Riformatori). Appare del tutto evidente che quelle iniziative hanno consentito al Paese gli unici momenti di democrazia liberale autentica, per aver spezzato e negato alle radici la logica consociativistica e dato ai cittadini la possibilità di dividersi e scegliere sui fronti contrapposti, secondo gli schemi classici delle democrazie liberali. Con quei referendum il Paese era chiamato a dare risposte del tipo "sì/no" ai maggiori problemi, a volte addirittura imposti ai partiti recalcitranti e al "sistema".

Quello che si è sempre rimproverato alla politica referendaria, di semplificare le cose su un'asse rigoroso, di spaccare il Paese, era - in termini liberali - il suo vero pregio. Per averne conosciuto, da militante radicale, la genesi e le vicende fin dall'inizio e dall'interno, posso dire che nei suoi promotori vi era chiarissima consapevolezza di tale sua portata e delle sue conseguenze.

E' insomma grazie alle incessanti iniziative referendarie se l'Italia è stata parte dell'Occidente democratico e non è stata assimilabile completamente ai modelli "bulgari" cui, in parte per necessità ma infine anche per convinzioni ideologiche e politiche, essa veniva costretta dal modello istituzionale togliattiano dell'arco costituzionale e dell'unità nazionale.

Purtroppo, la scienza politica corrente è riottosa a cogliere questo aspetto della dura, lunga e spesso solitaria battaglia liberale di Marco Pannella e dei radicali. Ancora oggi, di quelle campagne si danno giudizi ostili o riduttivi, comprensibili solo per l'assuefazione anche della scienza politica alla cultura consociativa. C'è da sperare che quantomeno sui 20 referendum che ci aspettano per il 1997 (in un momento foriero di possibili, nuovi, inspiegabili inciuci) qualcuno riveda il suo giudizio e consideri con più precisione il ruolo istituzionale dell'iniziativa referendaria negli ultimi trent'anni.

Angiolo Bandinelli, Segretario Nazionale del Movimento dei Club Pannella.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail