Scriveva Teodori ne L'OPINIONE Martedì 30 Aprile
RC> suo potenziale di affermazione politica. L'intera
RC> vicenda precede sia la stagione referendaria che ha
RC> abbattuto la proporzionale sia la crisi della
RC> Repubblica provocata da Referendum, Lega e
RC> Tangentopoli.
Pur rendendomi conto della necessità di essere sintetici in un articolo di
giornale, tuttavia Teodori poteva semplicemente aggiungere "e la caduta del
muro di Berlino" onorando così la verità e la sinteticità. Anche io mi
obbligo alla sintesi e parlo per parabole: nei quaderni del Pentagono, nelle
registrazioni delle conversazioni di Nixon, a proposito delle elezioni del
1973 se non sbaglio (o 72 o 74 quello che fosse) viene riportato che
il Presidente disse, a chi gli faceva presente il risultato allarmante
delle elezioni italiane, :"IO DI QUELLO CHE SUCCEDE IN ITALIA ME NE FOTTO,
NON ME NE FOTTE ASSOLUTAMENTE NIENTE". Non che Nixon fosse persona a cui
credere, per esempio dopo la rivolta armata dell'esercito contro Allende
in Cile egli spergiurò che la CIA nulla aveva avuto a che fare con essa.
Ma la registrazione a proposito dell'Italia è veritiera, oltre che vera,
visto che lui non sapeva che quelle registrazioni poi sarebbero state rese
pubbliche. Lo scomparso Colby ha peraltro reso testimonianza che
la CIA appunto era attentissima a quello che succedeva in Italia. E'
opinione di molti illustri commentaristi che la CIA abbia cessato di
preoccuparsi, e occuparsi, dell'Italia dopo la consolidata caduta del muro
di Berlino, usando l'espressione nel suo significato figurato-simbolico.
Nel giro di pochi anni, diranno gli storici, tolto il veto USA, le masse
operaie andranno al potere grazie all'alleanza con i padroni. La sintesi
dell'obbiettivo storico del proletariato italiano, l'unità d'azione
della masse operaie cattoliche e delle masse operaie socialiste teorizzata
da Gramsci e perseguita da Togliatti Longo e Berlinguer, trova espressione
nella costituzione dell'alleanza operai-padroni che, nelle elezioni del
21 Aprile 95, ne realizza l'ascesa al potere.
Sciocchezze? Ma quando Nixon dice quello che ho riportato, in quel periodo
il PCI raggiunge il suo massimo sviluppo elettorale. Del resto fin dal
1976 l'alleanza dicipici aveva il 70% dei voti. In certo qual modo il
Bandinelli ha ragione sul ruolo di terzo incomodo costituito dal Craxi. Chi
ragiona in termini di bacini elettorali per criticare questa tesi tralascia
il carattere nazionale. E' per via del carattere nazionale che Nixon diceva,
e pensava, quel che ha detto. E' proprio la questione del carattere
nazionale, voglio dire la lotta contro il carattere nazionale che noi
conduciamo da anni ciò che dà conto della nostra sconfitta. Ecco, il problema
è come si pone Berlusconi rispetto al carattere nazionale. Ora che ci siamo
sacrificati per lui (ci siamo sacrificati anche per impedire la vittoria
dell'alleanza operai-padroni ma questo sacrificio è stato inutile) vedremo se
ne valeva la pena.
Critiche al maestro, figuriamoci se mi tiro indietro, ma lui ha creduto
che Berlusconi fosse diverso. E ci ha trascinato dietro questa illusione.
Invece no, è proprio uguale, tipico imprenditore brianzolo anni sessanta.
E adesso che fare? Noi siamo passati in clandestinità, e quindi di più
non posso dire. Ma è possibile umilmente chiedere ai compagni l'abbandono
del trionfalismo? E' possibile chiedere l'abbandono dell'impermeabilità al
ragionamento critico? E' possibile che, in un impeto di generosità, uno
si guardi allo specchio e si chieda "ma non sarà mai che io sia .. .......
.......?" Non c'è da averne paura, tanto la verità, si sa, è inconoscibile.
G.R.A.C. (gruppo radicale attività clandestine)