Sulla proposta di Emma Bonino, Commissario Europeo di nominare un Ministro per gli Affari Europei, Radio Radicale ha raccolto alcuni commenti:

Fabio Evangelisti (Pds): "Il Ministro degli Affari Europei può andare bene, ma la sua eventuale istituzione non misurerà il tasso di europeismo possibile. L'europeismo del Governo italiano lo si potrà misurare soltanto dai fatti, dalle politiche messe in campo. In sostanza credo che dovrà essere l'intero Governo a caratterizzarsi con le parole e i fatti sulla determinazione a portare avanti e a compimento il processo di integrazione".

Antonio Martino (Fi): "Inquadrerei la proposta nella riorganizzazione del Consiglio dei Ministri. Oggi abbiamo troppi ministri che si occupano sia dell'amministrazione che della politica. Ridurrei drasticamente il numero dei ministri e gli affiderei le grandi scelte politiche e all'interno dei singoli dipartimenti ci dovrebbe essere questa forma di ministro associato a cui è delegata la competenza per certi settori d'attività. Quindi sotto il Ministro degli Esteri vedrei come ministri associati un Ministro per gli Affari Europei e le politiche comunitarie; un ministro per gli italiani nel mondo; un ministro per i rapporti economici con l'estero.

Un ministro per gli Affari Europei con lo stesso rango del Ministro degli Esteri corre il rischio di spezzare l'unità della politica estera."

Franco De Benedetti (Ulivo): "Se la proposta è fatta con lo spirito di sottolineare i rapporti sempre più importanti tra l'Italia e l'Unione Europea, quindi meritevoli di maggiore attenzione e razionalizzazione, la trovo condivisibile."