Quella che segue è la lettera di dimissioni dalle cariche di Presidente, Tesoriere e membri del Direttivo del Club Pannella - Riformatori "Umbria libertaria"
Perchè ci dimettiamo
Le recenti sconfitte elettorali della Lista Pannella - Sgarbi dimostrano la difficoltà del Movimento dei Club Pannella - Riformatori a richiamare gli elettori intorno ad un adeguato progetto politico liberale, liberista, libertario.
Non è la prima volta che negli ultimi anni questo succede: il deludente risultato elettorale delle amministrative del 1995 doveva costituire già un segnale d'allarme per una piccola forza dalle grandi ambizioni politiche.
Non è qui il caso di analizzare più approfonditamente la situazione, nè vogliamo ridurre l'attività del Movimento agli appuntamenti elettorali: la raccolta-firme per i venti referendum e per le dimissioni del Presidente della Repubblica hanno costituito, per esempio, motivi di grande mobilitazione su cui il Paese sarà chiamato il prossimo anno a pronunziarsi.
Resta il fatto, però, che si impone una ridefinizione del ruolo del Movimento, dei suoi rapporti con Forza Italia e con le altre forze del Polo.
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In Umbria la sconfitta è ancora più cocente: nelle ultime quattro tornate elettorali (politiche '94, europee '94, amministrative e regionali '95 e politiche '96), il Movimento è riuscito a presentarsi solo per le europee '94 e per le amministrative del '95. Vale a dire che la nostra presenza è stata occasionale, sia per la gracile organizzazione del Club, sia per errori tecnici e cambi di tattica, anche dell'ultimo momento, che hanno inficiato il raggiungimento dell'obiettivo della presentazione delle liste.
Ma anche quando siamo riusciti a presentare le liste i risultati sono stati modesti, segno di una difficoltà nel raggiungimento del consenso.
L'impegno locale del Club, che, lo ricordiamo è territoriale, tutto assoribito dalle grandi iniziative nazionali, si è addirittura interrotto nell'agosto '95.
L'interlocuzione con le forze locali del Polo è stata difficile e troppo occasionale, a sinistra il dialogo sembra chiuso mentre un'area liberale, libertaria ed ambientalista, è senza rappresentanza nella nostra regione.
Le difficoltà di raccordo politico sembrano enormi, ma crediamo che passi in avanti si possano raggiungere affermando una nostra autonomia all'interno di un progetto riformatore ma anche federalista in cui i soggetti che vi partecipano non necessariamente si ritrovano in tutte le tattiche e le iniziative nazionali che vengono proposte.
Ci dimettiamo quindi dai nostri rispettivi incarichi nel Club "Umbria libertaria" per far emergere la discussione sugli errori commessi, sulle tattiche e sulle strategie adottate e per sollecitare iniziative di lotta futura che vedano i Club del Movimento maggiormente protagonisti anche sotto forme organizzative diverse dalle attuali.
Vogliamo che a partire dal nostro Club, l'unico in Umbria con una quarantina di iscritti, si formino nuovi soggetti politici e una nuova strategia di iniziativa politica.
Auspichiamo che questa nostra decisione possa costituire un motivo ulteriore di dibattito non solo interno ad "Umbria libertaria" ma anche per altri Club dei Riformatori.
In ogni caso, il Congresso straordinario deve essere una forte occasione di rilancio dei nostri valori ed obiettivi e non della loro dismissione.
Andrea Maori Presidente, Pier Francesco Pellegrino, Tesoriere, Tommaso Ciacca, Mario Cucchia, Mauro Fonzo, Armando Mercuri, Francesco Pullia, membri del Direttivo.
Club Pannella - Riformatori, "Umbria libertaria".
Perugia, 20 maggio 1996
Riformatori a richiamare gli elettori intorno ad un adeguato progetto p