==> Voglio un congresso le cui decisioni siano
==> vincolanti, voglio eleggere la segreteria, il
==> presidente, voglio che portino avanti la linea uscita
==> dal congresso. Voglio che nel partito valga il principio
==> -un uomo un voto-.
==> quello che siamo, crediamo e sentiamo. Quando non siamo
==> d'accordo non soggiaciamo neppure alla forza del
==> leader, ma ci trasformiamo in "soci dormienti", non
==> andiamo da altre parti, ma non facciamo piu nulla finche
==> non arriva una iniziativa che di nuovo ci trovi
==> consenzienti.
Considerazioni comunque sensate, e richieste, mi pare, legittime.
Come al solito ci sarebbe molto da dire, sulla felice anomalia del nostro partito, e sull'unicita' poltica del Capo.
Al volo mi viene da pensare, riguardo ai risultati sempre bulgari del Congresso e dei CG, che al momento del voto non mi sento ne' addormentato, ne' succube, ne' passivo.
E' che, come altri, alla fine ho quasi sempre preferito continuare a dar forza alle idee, ed alle strategie, dell'uomo per il quale siamo li'.
Perche' abbia un senso continuare la "lotta" in un movimento che porta il nome di Marco Pannella. Perche' di meglio, e di piu', non so fare.
Un po' vaga forse, come motivazione, ma in attesa del momento assembleare che continuo a ritenere urgentemente necessario, me la tengo cosi'.