LE DOMANDE DI CAPPATO

Caro Marco, non vedo perchè un club debba aspettare un consiglio generale che si terrà a metà luglio, cioè tre mesi dopo le elezioni, per fare iniziativa politica.

Consentimi, ma mi pare che i tuoi rilievi siano sintomo di un riflesso burocratico. A me interessa fare politica e salvare un gruppo disorientato dalle ultime vicende elettorali e "tavolinare".

Non so se ci riuscirò ma spero che venga apprezzato il tentativo.

Non aspetto il consiglio generale per farmi suicidare da Pannella e dal movimento: preferisco insieme ai miei compagni scegliere in modo autonomo le battaglie libertarie che in sede locale riteniamo vadano portate avanti senza interloquire in modo nevrotico con le decisioni prese dal centro.

Per questo ci riuniamo. Questo non toglie che seguiremo con grande interesse ma senza vincoli politici di nessun tipo gli sviluppi del movimento e le sue iniziative da metà luglio in poi.

Vorrei ricordarti che il partito radicale fino alla svolta di Bologna del 1988 era sostanzialmente un partito federale. Questo non mi pare che esista - nei fatti - con il Movimento. Io mi rifaccio a quella tradizione. Sarò un nostalgico?

arli...