Siamo lo loro cattiva coscienza. Siamo quello che avrebbero potuto essere ma che hanno scelto di non essere. Noi siamo "politica pura", loro sono "non-politica" allo stato puro. Noi siamo disinteressati (vedi il nostro rifiuto di "poltrone" nel souk di via dell'anima) loro sono tutt'altro che disinteressati. In piu' covano nei nostri confronti il sospetto che la nostra presenza al loro fianco abbia potuto contribuire alla loro sconfitta elettorale. Forse i piu' intelligenti si rendono invece conto che hanno perso le elezioni perche' non hanno avuto il coraggio di schierarsi apertamente con il Movimento dei Riformatori, ma anche questa consapevolezza non mitiga la loro ostilita' nei nostri confronti. Anzi, l'aumenta perche' si sentono in colpa. Hanno ceduto al "democristiano che e' in loro", e anche di questo in fondo si vergognano un po'. E poi c'e' Marco Pannella: il leader che non hanno. Marco e' colpevole di essere amato dalla loro base. Marco e' colpevole di avere ascendente sui loro militanti e di esser

e riuscito a mobilitare centinaia e centinaia di loro "contro" le scelte politiche del vertice ai tempi del nascente "inciuccio".

E poi ci sono i tre "ex nostri" che meno ci vedono secondo me meglio stanno. C'e' da stupirci della ostilita' di Forza Italia nei nostri confronti e della loro fretta a volerci sfrattare? Silvio Berlusconi senza Pannella e' un democristiano. Con Pannella rischia di diventare liberale. E loro hanno gia' optato per la politica del compromesso, compromesso che questa volta non ha neanche il merito di essere storico. Ma per loro somma sfortuna dietro all'angolo c'e' sempre e nonostante tutto un radicale testardo in agguato. E questo li mette a disagio. Ed e' per questo che cercano con ogni mezzo di allontanare questo benedetto angolo!