DALL'AGENZIA ANSA:
RIFORMATORI: ADDIO A LOCALI CAMERA CON BRINDISI E ACCUSE A FI
ROMA, 11 GIU - COMMOZIONE MA ANCHE TANTA AMAREZZA.
BACI E ABBRACCI MA ANCHE QUALCHE ''STILETTATA'' A FORZA ITALIA.
MARCO PANNELLA E I SUOI, AMICI E COLLABORATORI, HANNO INTESO
SOTTOLINEARE CON UNA SORTA DI CERIMONIA DI ADDIO, CON TANTO DI
BRINDISI E PASTICCINI, QUELLO CHE HANNO DEFINITO LO ''SFRATTO''
DAI LOCALI DELLA CAMERA CHE HANNO CONDIVISO NELLA SCORSA
LEGISLATURA CON FORZA ITALIA. IL MOVIMENTO DI PANNELLA, CHE HA
PRESO DURANTE GLI ANNI VARIE DENOMINAZIONI, E' STATO
ININTERROTTAMENTE RAPPRESENTATO ALLA CAMERA DAL 1976, E ORA,
DOPO VENTI ANNI, E' ARRIVATO LO ''SFRATTO''.
PANNELLA HA PRESO BREVEMENTE LA PAROLA DURANTE IL BRINDISI PER
UN AUGURIO: ''VOGLIO SEMPLICEMENTE AUGURARE A TUTTI, A CIASCUNO,
ALLA CAMERA, 20 ANNI COME QUELLI CHE ABIAMO SAPUTO VIVERE E
CREARE QUA DENTRO: BRINDO AI PROSSIMI VENTI ANNI''. SOLLECITATO
DALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI, PANNELLA HA AFFERMATO: ''SIAMO
STATI SCACCIATI DALLA STOLTEZZA''. MA IL LEADER RIFORMATORE HA
POI SUBITO MESSO DA PARTE TONI POLEMICI E SI E' DETTO
''OTTIMISTA: LASCIAMO UN PATRIMONIO COME NESSUN ALTRO PUO'
VANTARE, QUELLO DI AVER SICURAMENTE LAVORATO ANCHE PER TUTTI GLI
ALTRI. ABBIAMO MOSTRATO UNA STRADA ANCHE PER GLI ALTRI. SIAMO
FIERI DI AVER DIMOSTRATO DI SAPER FARE''. ''NOI SIAMO UOMINI DI
PIAZZA - HA DETTO ANCORA PANNELLA A PROPOSITO DELLO 'SFRATTO' -
ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEGLI ANGOLI PIU' BUI PER PORTARCI LA
LUCE''.
ALLA DOMANDA SE I RAPPORTI CON FI
SONO MUTATI, PANNELLA HA RISPOSTO: ''SONO MUTATI COME MUTANO I
RAPPORTI POLITICI. SONO CAMBIATI RISPETTO A QUELLI CHE CI
VENIVANO ATTRIBUITI: SONO DI LIBERTA' RECIPROCA''.
MOLTI GLI AMICI DI PANNELLA PRESENTI ALL'INCONTRO, E C'ERA
ANCHE ANTONIO MARTINO DI FI E ALTERO MATTEOLI DI AN.
MARTINO SI E' RAMMARICATO PER LO 'SFRATTO': ''PER ME E' UN
PECCATO SCIUPARE QUESTO PATRIMONIO - HA DETTO MARTINO - E' UN
PECCATO LA LORO MANCATA RAPPRESENTANZA IN PARLAMENTO E ANCORA
PEGGIO CHE DEBBANO LASCIARE QUESTI LOCALI PIENI DI STORIA''. PER
MARTINO ''E' STATO UN ERRORE'' SFRATTARE I RIFORMATORI.
UN VIVACE BRUNO ZEVI HA MOVIMENTATO L'INCONTRO, GRIDANDO DI
TANTO IN TANTO ''VIVA IL PARTITO RADICALE', OPPURE CHIEDENDOSI
AD ALTA VOCE PERCHE' NON FOSSE PRESENTE IL SINDACO RUTELLI. HA
ANCHE POLEMIZZATO CON FI: ''NOI NON ABBIAMO NIENTE A CHE FARE
CON FORZA ITALIA. MA COS'E' FORZA ITALIA? MA CHI LI
CONOSCE...''.
DALL'AGENZIA ADN-KRONOS:
PANNELLA: IL CONGEDO DA MONTECITORIO, SBARACCA IL 'FORTINO' =
SORRISI E AUGURI, POCHI POLITICI E COMPAGNI DI 'LOTTA'
A.A.A.CERCASI SFIDANTE PER 'FANTASMA PANNELLA'
Martedi' 11 giugno ore 12, sesto piano, palazzo dei gruppo a Montecitorio: Marco Pannella e i radicali-Riformatori si congedano dal Parlamento dopo 20 anni di
ininterrotta presenza. Al 'Marco nazionale' bastano due minuti. ''Non ho altro da dire -dice nel silenzio generale con in mano il bicchiere di plastica- che semplicemente augurare a tutti, a ciascuno, alla Camera, 20 anni come quelli che noi abbiamo saputo creare e vivere qua dentro: brindo ai prossimi vent'anni...''.
Collaboratori (molti), giornalisti (moltissimi), funzionari e commessi (qualcuno), politici (pochi alleati, nessun avversario e solo Paolo Vigevano e Marco Taradash, giunto a festa finita, dei 'vecchi compagni di lotta' divenuti famosi) gli si fanno incontro.
Pannella ha un sorriso ostentatamente stampato sul volto senza un
solo minuto di interruzione: oggi 'parole dolci' per tutti. Forza
Italia da' lo sfratto? ''I rapporti -smorza il leader- restano come prima: siamo scacciati dalla stoltezza...Noi, comunque, siamo
uomini di piazza, non di palazzo...''.
''Senso di ottimismo'' e' la parola d'ordine. ''Lasciamo un
patrimonio -e' la ragione che Pannella adducce- che nessun altro puo' vantare. Abbiamo lavorato non solo per noi: abbiamo mostrato una strada per gli altri...''. Un po' di commozione (quasi
impercettibile) e' tradita solo nel momento del primo 'grido' di
Bruno Zevi, pirotecnico presidente onorario dei radicali. ''Perche' non c'e' Rutelli -grida- quello che ha abdicato in favore di Antonio Di Pietro...? Viva il partito radicale, viva i partiti che vivono e non sopravvivono. Oggi e' il sabato dei radicali -dice in ebraico- sono felice di questa festa un po' perplessa in cui emerge tutto cio' che e' bello...''.
Sugli 'assenti', Pannella fa finta di non sentire.
Roberto Iezzi, 'voce' parlamentare di Radio Radicale e unico
superstite del 'fortino' grazie alla postazione radiofonica nel
corridoio della 'Corea', fornisce invece giustificazioni ufficiali
per Bonino, Calderisi e compagni. I 'presenti', frattanto, tessono le lodi di Marco: oltre a Zevi, Maria Giovanna Maglie e i politici
Antonio Martino, Dario Rivolta e il ritardatario Taradash per Fi ed Altero Matteoli di An. Con loro anche il Segretario Generale della Camera Mauro Zampini che saluta Pannella un minuto prima del
brindisi.
Fra una pizzetta, un tramezzino, un rustico e un brindisi a
coca cola, aranciata o spumante gli ospiti sfogliano la raccolta
fotografica 'Millemarchi': gli 'eventi' radicali dal 1976 all'1993.
In un angolo, Martino ripete cento volte che lui con lo 'sfratto' non ha nulla a che fare. ''Secondo me -e' la dichiarazione del professore azzurro- e' stato un errore, anche se non sono competente perche' non sono il presidente del gruppo. Io sono qui per amicizia. Gia' e' un peccato la loro mancata rappresentanza in Parlamento: ancora peggio e' vederli lasciare questi locali pieni di 20 anni di zona. Speriamo sia solo una pausa...''.
Errore o non errore, da domani le stanze dei Riformatori
tornano a Forza Italia. Difficile credere che si potra' veramente
realizzare in quei due micro-uffici la ipotizzata sala riunioni dei 123 deputati azzurri. Ed ancor piu' difficile immaginare chi osera' sfidare il 'fantasma di Pannella', insediandosi in quello che per 20 anni e' stato il suo studio. Si racconta che nel 1994 legittimo assegnatario era Silvio Berlusconi il quale, al momento della consegna al Marco nazionale, spiego' che sarebbe stato 'pericoloso' tenerlo per se'. Iezzi, per parte sua, una remota speranza ancora la conserva: ''certo -dice fra il serio e il faceto- se questo pomeriggio il presidente Pisanu ci facesse una telefonata...''.
DALL'AGENZIA DIRE:
PANNELLA. DOPO 20 ANNI ADDIO ALLA CAMERA (CON POCHI AMICI)=
IL LEADER RADICALE: "SONO STATO SFRATTATO DALLA STOLTEZZA"
ROMA-"AUGURO A TUTTI 20 ANNI COME QUELLI CHE ABBIAMO
SAPUTO VIVERE". ALZA IL CALICE, MARCO PANNELLA, E ACCENNA A UN
BRINDISI. DOPO 20 ANNI, DA QUEL LONTANTO '76 QUANDO LA PRIMA
"PATTUGLIA" ENTRO' A MONTECITORIO (E C'E' CHI RICORDA UNA EMMA
BONINO CON LE "PIANELLE" AI PIEDI E UNA BORSA DI TOLFA
APPOGGIATA SULLE SPALLE COME UN SACCO), MARCO PANNELLA LASCIA LA
CAMERA. UN ADDIO TRA POCHI AMICI. NON C'E' GIOVANNI NEGRI, CHE
PURE E' STATO SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE. NON C'E' MARCO
TARADASH. NON C'E' PEPPINO CALDERISI. NON C'E' EMMA BONINO. NON
C'E' FRANCESCO RUTELLI. NON C'E' GIANFRANCO SPADACCIA. NON C'E'
VITTORIO SGARBI, CHE PURE SI E' PRESENTATO CON LUI ALLE ULTIME
ELEZIONI, NELLA LISTA CHE PORTAVA IL LORO NOME. MA NON SE NE
AMMARICA PIU' DI TANTO, MARCO PANNELLA: "SONO FELICE PER CHI E'
PRESENTE". E C'E' UN ESUBERANTE BRUNO ZEVI, PRESIDENTE DEL
PARTITO, CHE VA URLANDO OSSESSIVAMENTE "VIVA IL PARTITO
RADICALE". C'E' ROBERTO CICCIOMESSERE. C'E' FAUSTO VIGEVANO. E,
A TESTIMONIARE LA SUA AMICIZIA, ANTONIO MARTINO. CI SONO LE
RAGAZZE CHE PER ANNI HANNO LAVORATO IN QUELLE STANZE, CHE ORA
("SONO STATO SFRATTATO DALLA STOLTEZZA", DICE PANNELLA) IL
LEADER RADICALE DEVE LASCIARE.
ED ECCOLA, LA SUA STANZA, CHE IL PASSARE DEGLI ANNI HA
TRASFORMATO IN UN VERO E PROPRIO ARCHIVIO STORICO. I CASSETTI E
LA SCRIVANIA ANCORA NON SONO STATI SGOMBERATI. CI SONO I
TOSCANELLI, LE MITICHE "GAULOISES", C'E' UN LIBRO CHE FORSE
PANNELLA STA ULTIMANDO DI LEGGERE ("LA SFIGA 2: NO PROBLEM").
ALLINEATI ALLE PARETI, STIPATI IN CATALOGHI, GLI ULTIMI 30 ANNI
DI VITA ITALIANA. C'E' UNA COPIA DEL '59 DEL QUOTIDIANO "IL
PAESE" CHE PUBBLICA UNA LETTERA APERTA DI MARCO PANNELLA A
TOGLIATTI, SULL'UNITA' DELLE SINISTRE.
CI SONO ANCHE I REFERENDUM. C'E' LA
CORRISPONDENZA. CI SONO LA DOCUMENTAZIONE E LE PRESE DI
POSIZIONE SULLA DROGA. C'E' TUTTO L'INCARTAMENTO CHE RIGUARDA LA
RICHESTA DI IMPEACHMENT CONTRO COSSIGA. CI SONO GLI INQUISITI
DELLA UNDICESIMA LEGISLATURA. C'E' UNA TESTIMONIANZA STORICA CHE
FORSE TROVERA' OSPITALITA' PRESSO L'ARCHIVIO DI STATO O CHE
FORSE VERRA' CONSERVATO PROPRIO DALLA CAMERA.
UN PATRIMONIO NON SOLO STORICO E CULTURALE, MA ANCHE UNA
TRACCIA PER IL FUTURO, DICE PANNELLA. "DA QUANDO 20 ANNI FA, IN
TRE O QUATTRO, ENTRAMMO QUI E ABBIAMO IMMAGINATO UN CERTO TIPO
DI LAVORO PARLAMENTARE, DI STRUTTURA, DI OPERA, DI GIORNO E DI
NOTTE, ABBIAMO MOSTRATO IL CAMMINO ANCHE PER ALTRI. E
CONTINUEREMO A FARLO. LASCIAMO UN PATRIMONIO CHE NESSUN ALTRO
PUO' LASCIARE, IL CHE CI DIMOSTRA QUANTO POTREMO FARE PER I
PROSSIMI VENTI ANNI".
CONTINUERA' ANCORA, PANNELLA, LE SUE BATTAGLIE AL DI FUORI DEL
PALAZZO? "CERTAMENTE, COME SEMPRE".
E UNA TESTIMONIANZA VIENE DA ANTONIO MARTINO, CHE INSIEME A
MATTEOLI E' VENUTO PER IL BRINDISI DI COMMIATO: "DA 20 ANNI QUI-
DICE, INDICANDO LE STANZE CHE ORA VERRANNO UTILIZZATE DAI
PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA- SONO STATE COMBATTUTE BATTAGLIE
CHE HANNO AVUTO UN SIGNIFICATO PER TANTA GENTE, ANCHE PER
PERSONE CHE NON FACEVANO PARTE DEL MOVIMENTO RADICALE".
"VIVA IL PARTITO CHE VIVE, NON CHE SOPRAVVIVE", DICE BRUNO
ZEVI. "IO SONO STATO DEL PARTITO D'AZIONE E POI DEL PARTITO
RADICALE, CHE SONO CAPACI DI ENTRARE IN CRISI SINO ALLA MORTE, E
PER QUESTO DI VIVERE. TUTTI GLI ALTRI PARTITI DI DISFANNO, SI
CORROMPONO, SI IMMESERISCONO E SOPRAVVIVONO". E POI L'URLO,
RIPETUTO: "VIVA IL PARTITO RADICALE". E RIVOLTO A PANNELLA: "MA
PERCHE' NON E' QUI RUTELLI?".
DALL'AGENZIA ASCA:
PANNELLA: DOPO 20 ANNI ARRIVA 'SFRATTO' DA MONTECITORIO =
Roma, 11 giu - Dopo 20 anni i 'Radical-Riformatori'
lasciano Montecitorio. Il gruppo 'Pannelliano' aveva
occupato ininterrottamente le sale del sesto piano della
Palazzina dei gruppi, ma dopo l'ultima tornata elettorale il
'movimento' e' costretto a lasciare i Locali della Camera
per mancanza di eletti. Nella sala che ha ospitato per venti
anni le battaglie del 'Marco nazionale', si consuma una
sobria cerimonia con qualche pasticcino, tramezzini e un
bicchiere di spumante. Pannella si concede solo un paio di
minuti per commemorare l'evento di fronte a collaboratori,
giornalisti, qualche parlamentare amico (Antonio Martino,
Altero Matteoli), due ex radicali (Paolo Vigevano e Marco
Taradash) e il segretario generale della Camera, Mauro
Zampini. ''Non ho altro da dire - dice Pannella alzando il
bicchiere di plastica - che semplicemente augurare a tutti
20 anni come quelli che noi abbiamo saputo creare e vivere
qua dentro. Brindo ai prossimi 20 anni...''. Nessun
rammarico nelle sue parole, ma forse una punta di
risentimento nei confronti di chi non si e' mosso per
salvaguadare l'esistenza del gruppo. ''Forza Italia? I
rapporti restano come prima - assicura - siamo scacciati
dalla stoltezza... comunque noi siamo uomini di piazza e non
di palazzo''. Pannella, pero', non vuole abbandonare il suo
''ottimismo'' ricordando l'importanza del ''patrimonio che
lasciamo''.
Qualche freccia velenosa la scaglia invece Bruno Zevi che
se la prende con Francesco Rutelli accusato di ''aver
abdicato ad Antonio Di Pietro''. A cerimonia conclusa,
l'unico che fa finta di niente e' Roberto Iezzi, il
microfono umano di Radio radicale. Continua ad ascoltare la
radio con le sue cuffiette. ''Avete visto quanta gente? -
Sono le sue parole di soddisfazione - speriamo che
all'ultimo minuto arrivi una telefonata dal gruppo di Forza
Italia...''.
DALL'AGENZIA AGI:
PANNELLA: "CE NE ANDIAMO, CACCIATI DALLA STOLTEZZA" =
Roma, 11 giu. - "La sfiga e' come un caffe' amaro, se ci
fai l'abitudine diventa un piacere". E' il sottotitolo di un
libretto umoristico che campeggia sul tavolo di Marco Pannella e
c'e' subito chi lo collega mentalmente a certi errori strategici
degli ultimi anni e alla recente debacle elettorale. Adesso c'e'
anche lo 'sfratto' dai locali al sesto piano del palazzo dei
Gruppi di Montecitorio, dopo vent'anni di battaglie ininterrotte.
"La sfiga 2: no problem", e' il titolo, ottimista. del
libretto che si accompagna a sigari e sigarette, a rassegne
stampa, ritagli, giornali, appunti, lettere, ed a file
interminabili di classificatori da archivio, che rimandano nelle
etichette a vent'anni di storia italiana. Medio Oriente, Droga,
Politiche Comunitarie, Ustica, Inquisiti, Maastricht, Croazia,
Verdi, Jugoslavia, Partito Radicale, e l'abnorme fila di
contenitori per l'impeachment di Cossiga...
Nel saloncino in cui i Riformatori sono riusciti
miracolosamente a moltiplicare gli spazi, con una serie di
strutture mobili, si svolge la 'cerimonia' dei saluti, in
un'atmosfera felliniana, resa un po' 'futurista' dai guizzi di
Bruno Zevi. "Sono felice per chi e' presente", dice Pannella,
mentre alza il bicchiere, di plastica trasparente, per il
brindisi. Forza Italia si appropria dei locali. "Cambieranno i
rapporti?", gli chiedono. "I rapporti - risponde - restano
quelli di prima. Siamo stati cacciati dalla stoltezza".
Circondato da microfoni e telecamere,
Pannella rilascia interviste 'soft' mentre 'panoramica' sui
pochi amici presenti. Angiolo Bandinelli, Roberto Cicciomessere,
Sergio D'Elia. Zevi chiede perche' non c'e' Rutelli. Ma non ci
sono neppure Emma Bonino, Peppino Calderisi, Massimo Teodori e
tanti altri. Pannella leva il 'calice' per i fotografi, vicino
al gran mazzo di margherite e lilium fatto arrivare da Zevi.
"Non ho altro da dire - si schermisce - se non
semplicemente augurare a tutti, a ciascuno, alla Camera, venti
anni di vita come quelli che abbiamo saputo creare e vivere qua
dentro...brindo, ai prossimi vent'anni". Intorno, una marea di
giornalisti, anche quelli che per anni lo hanno snobbato o
gratificato di sorrisetti accondiscendenti e pezzi 'di colore'.
Dispiaciuto, Pannella?. "Noi siamo uomini da strada, di piazza,
non da Palazzo". "Io con lo sfratto non c'entro - continua a
ripetere Antonio Martino di Forza Italia - e sono qui per
amicizia. E' un peccato che i Riformatori non siano piu' in
Parlamento. Speriamo che questa uscita sia solo una pausa...".
E Altero Matteoli di An, continua a dire: "...non si possono
mandare via, dobbiamo trovare una soluzione". Pizzette,
pasticcini, coca cola e tanta acqua, in un ufficetto stipato
all'inverosimile. Un opuscolo fotografico, ripercorre pagina
dopo pagina, l''avventura' politica pannelliana dal '53 - quando
era presidente degli Universitari Italiani, fino alle iniziative
degli anni '90. Lui fuma e dichiara: "L'Italia aveva bisogno di
montare il terrorismo per destabilizzare...adesso, fa la stessa
cosa con la Lega e la secessione. Questo e' un Paese che ha
bisogno di demonizzare". "Spadaccia, perche' non c'e'
Spadaccia?", chiede Zevi a Pannella. Poi aggiunge: "Se me lo
dicevi, te lo portavo". Lui sorride. Fuma. Alza gli occhi al
cielo. "Io - c'e' scritto sulla controcopertina dell'opuscolo
fotografico - non 'faccio il politico', il deputato, il leader.
Io 'lotto', come tutti i miei compagni, per quel che devo e per
quel che credo. E questa e' la differenza che prima o poi,
speriamo non sia troppo tardi, gli italiani dovranno
comprendere".
DALL'AGENZIA ASCA:
FI: PISANU, NESSUNO 'SFRATTO' A PANNELLA =
Roma, 11 giu - ''Ho chiesto scusa a Marco Pannella
per non aver potuto partecipare alla sua bicchierata di
congedo da Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un
arrivederci''. Lo ha dichiarato Giuseppe Pisanu presidente
dei deputati di Forza Italia aggiungendo: ''tengo, in ogni
caso, ad assicurare che nessuno in Forza Italia si e' mai
sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee
e alla sua passione civile''.
DALL'AGENZIA ADN-KRONOS:
PANNELLA: PISANU, NON ABBIAMO 'SFRATTATO' LE SUE IDEE
''SPERO CHE IL SUO SIA UN ARRIVEDERECI''
Roma, 11 giugno. ''Nessuno in Forza Italia si e' mai
sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee e alla sua
passione civile''. Beppe Pisanu, capogruppo 'azzurro' alla Camera,
precisa cosi' l'atteggiamento dei deputati del movimento di Silvio
Berlusconi nei confdronti del leader radicale. Pur avendo chiesto di
utilizzare i locali del sesto piano del palazzo dei gruppi di
Montecitorio sede da vent'anni della pattuglia radicale, Forza Italia
si augura che quello di Pannella sia ''un arrivederci''. E Pisanu
spiega di ''aver chiesto scusa'' al leader dei Riformatori per non
aver potuto partecipare alla sua bicchierata di congedo da
Montecitorio.
DALL'AGENZIA AGI:
PANNELLA: PISANU (FI), NESSUNO GLI HA DATO LO 'SFRATTO' =
Roma, 11 giu. - "Tengo, in ogni caso, ad assicurare che
nessuno in Forza Italia si e' mai sognato di dare lo sfratto a
Marco Pannella, alle sue idee e alla sua passione civile". Lo ha
dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Pisanu, che
ha aggiunto: "Ho chiesto scusa a Marco Pannella per non aver
potuto partecipare alla sua bicchierata di congedo da
Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un arrivederci".
Pannella, rintracciato da un collaboratore mentre si
apprestava a tornare in Sicilia, si e' espresso con un semplice
'no comment'.
DALL'AGENZIA ANSA:
FI: PISANU, NESSUNO SFRATTO A PANNELLA E ALLE SUE IDEE
''HO CHIESTO SCUSA A MARCO PANNELLA PER NON AVER
POTUTO PARTECIPARE ALLA SUA BICCHIERATA DI CONGEDO DA
MONTECITORIO - HA AFFERMATO GIUSEPPE PISANU PRESIDENTE DEL
GRUPPO DI FORZA ITALIA A MONTECITORIO - MA SPERO CHE SI SIA
TRATTATO DI UN ARRIVEDERCI''.
''TENGO, IN OGNI CASO, AD ASSICURARE - HA DETTO - CHE NESSUNO
IN FORZA ITALIA SI E' MAI SOGNATO DI DARE LO SFRATTO A MARCO
PANNELLA, ALLE SUE IDEE E ALLA SUA PASSIONE CIVILE''.
DALL'AGENZIA ASCA:
FI: PISANU, NESSUNO 'SFRATTO' A PANNELLA =
Roma, 11 giu - ''Ho chiesto scusa a Marco Pannella
per non aver potuto partecipare alla sua bicchierata di
congedo da Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un
arrivederci''. Lo ha dichiarato Giuseppe Pisanu presidente
dei deputati di Forza Italia aggiungendo: ''tengo, in ogni
caso, ad assicurare che nessuno in Forza Italia si e' mai
sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee
e alla sua passione civile''.