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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 11 giugno 1996
DI SEGUITO SONO TRASCRITTE ALCUNE AGENZIE CHE RIFERISCONO SUL 'RINFRESCO D'ADDIO' DEI RIFORMATORI ALLA CAMERA DEL 11 GIUGNO 1996 AL 6· PIANO DEL PALAZZO DEI GRUPPI DI MONTECITORIO.

DALL'AGENZIA ANSA:

RIFORMATORI: ADDIO A LOCALI CAMERA CON BRINDISI E ACCUSE A FI

ROMA, 11 GIU - COMMOZIONE MA ANCHE TANTA AMAREZZA.

BACI E ABBRACCI MA ANCHE QUALCHE ''STILETTATA'' A FORZA ITALIA.

MARCO PANNELLA E I SUOI, AMICI E COLLABORATORI, HANNO INTESO

SOTTOLINEARE CON UNA SORTA DI CERIMONIA DI ADDIO, CON TANTO DI

BRINDISI E PASTICCINI, QUELLO CHE HANNO DEFINITO LO ''SFRATTO''

DAI LOCALI DELLA CAMERA CHE HANNO CONDIVISO NELLA SCORSA

LEGISLATURA CON FORZA ITALIA. IL MOVIMENTO DI PANNELLA, CHE HA

PRESO DURANTE GLI ANNI VARIE DENOMINAZIONI, E' STATO

ININTERROTTAMENTE RAPPRESENTATO ALLA CAMERA DAL 1976, E ORA,

DOPO VENTI ANNI, E' ARRIVATO LO ''SFRATTO''.

PANNELLA HA PRESO BREVEMENTE LA PAROLA DURANTE IL BRINDISI PER

UN AUGURIO: ''VOGLIO SEMPLICEMENTE AUGURARE A TUTTI, A CIASCUNO,

ALLA CAMERA, 20 ANNI COME QUELLI CHE ABIAMO SAPUTO VIVERE E

CREARE QUA DENTRO: BRINDO AI PROSSIMI VENTI ANNI''. SOLLECITATO

DALLE DOMANDE DEI GIORNALISTI, PANNELLA HA AFFERMATO: ''SIAMO

STATI SCACCIATI DALLA STOLTEZZA''. MA IL LEADER RIFORMATORE HA

POI SUBITO MESSO DA PARTE TONI POLEMICI E SI E' DETTO

''OTTIMISTA: LASCIAMO UN PATRIMONIO COME NESSUN ALTRO PUO'

VANTARE, QUELLO DI AVER SICURAMENTE LAVORATO ANCHE PER TUTTI GLI

ALTRI. ABBIAMO MOSTRATO UNA STRADA ANCHE PER GLI ALTRI. SIAMO

FIERI DI AVER DIMOSTRATO DI SAPER FARE''. ''NOI SIAMO UOMINI DI

PIAZZA - HA DETTO ANCORA PANNELLA A PROPOSITO DELLO 'SFRATTO' -

ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEGLI ANGOLI PIU' BUI PER PORTARCI LA

LUCE''.

ALLA DOMANDA SE I RAPPORTI CON FI

SONO MUTATI, PANNELLA HA RISPOSTO: ''SONO MUTATI COME MUTANO I

RAPPORTI POLITICI. SONO CAMBIATI RISPETTO A QUELLI CHE CI

VENIVANO ATTRIBUITI: SONO DI LIBERTA' RECIPROCA''.

MOLTI GLI AMICI DI PANNELLA PRESENTI ALL'INCONTRO, E C'ERA

ANCHE ANTONIO MARTINO DI FI E ALTERO MATTEOLI DI AN.

MARTINO SI E' RAMMARICATO PER LO 'SFRATTO': ''PER ME E' UN

PECCATO SCIUPARE QUESTO PATRIMONIO - HA DETTO MARTINO - E' UN

PECCATO LA LORO MANCATA RAPPRESENTANZA IN PARLAMENTO E ANCORA

PEGGIO CHE DEBBANO LASCIARE QUESTI LOCALI PIENI DI STORIA''. PER

MARTINO ''E' STATO UN ERRORE'' SFRATTARE I RIFORMATORI.

UN VIVACE BRUNO ZEVI HA MOVIMENTATO L'INCONTRO, GRIDANDO DI

TANTO IN TANTO ''VIVA IL PARTITO RADICALE', OPPURE CHIEDENDOSI

AD ALTA VOCE PERCHE' NON FOSSE PRESENTE IL SINDACO RUTELLI. HA

ANCHE POLEMIZZATO CON FI: ''NOI NON ABBIAMO NIENTE A CHE FARE

CON FORZA ITALIA. MA COS'E' FORZA ITALIA? MA CHI LI

CONOSCE...''.

DALL'AGENZIA ADN-KRONOS:

PANNELLA: IL CONGEDO DA MONTECITORIO, SBARACCA IL 'FORTINO' =

SORRISI E AUGURI, POCHI POLITICI E COMPAGNI DI 'LOTTA'

A.A.A.CERCASI SFIDANTE PER 'FANTASMA PANNELLA'

Martedi' 11 giugno ore 12, sesto piano, palazzo dei gruppo a Montecitorio: Marco Pannella e i radicali-Riformatori si congedano dal Parlamento dopo 20 anni di

ininterrotta presenza. Al 'Marco nazionale' bastano due minuti. ''Non ho altro da dire -dice nel silenzio generale con in mano il bicchiere di plastica- che semplicemente augurare a tutti, a ciascuno, alla Camera, 20 anni come quelli che noi abbiamo saputo creare e vivere qua dentro: brindo ai prossimi vent'anni...''.

Collaboratori (molti), giornalisti (moltissimi), funzionari e commessi (qualcuno), politici (pochi alleati, nessun avversario e solo Paolo Vigevano e Marco Taradash, giunto a festa finita, dei 'vecchi compagni di lotta' divenuti famosi) gli si fanno incontro.

Pannella ha un sorriso ostentatamente stampato sul volto senza un

solo minuto di interruzione: oggi 'parole dolci' per tutti. Forza

Italia da' lo sfratto? ''I rapporti -smorza il leader- restano come prima: siamo scacciati dalla stoltezza...Noi, comunque, siamo

uomini di piazza, non di palazzo...''.

''Senso di ottimismo'' e' la parola d'ordine. ''Lasciamo un

patrimonio -e' la ragione che Pannella adducce- che nessun altro puo' vantare. Abbiamo lavorato non solo per noi: abbiamo mostrato una strada per gli altri...''. Un po' di commozione (quasi

impercettibile) e' tradita solo nel momento del primo 'grido' di

Bruno Zevi, pirotecnico presidente onorario dei radicali. ''Perche' non c'e' Rutelli -grida- quello che ha abdicato in favore di Antonio Di Pietro...? Viva il partito radicale, viva i partiti che vivono e non sopravvivono. Oggi e' il sabato dei radicali -dice in ebraico- sono felice di questa festa un po' perplessa in cui emerge tutto cio' che e' bello...''.

Sugli 'assenti', Pannella fa finta di non sentire.

Roberto Iezzi, 'voce' parlamentare di Radio Radicale e unico

superstite del 'fortino' grazie alla postazione radiofonica nel

corridoio della 'Corea', fornisce invece giustificazioni ufficiali

per Bonino, Calderisi e compagni. I 'presenti', frattanto, tessono le lodi di Marco: oltre a Zevi, Maria Giovanna Maglie e i politici

Antonio Martino, Dario Rivolta e il ritardatario Taradash per Fi ed Altero Matteoli di An. Con loro anche il Segretario Generale della Camera Mauro Zampini che saluta Pannella un minuto prima del

brindisi.

Fra una pizzetta, un tramezzino, un rustico e un brindisi a

coca cola, aranciata o spumante gli ospiti sfogliano la raccolta

fotografica 'Millemarchi': gli 'eventi' radicali dal 1976 all'1993.

In un angolo, Martino ripete cento volte che lui con lo 'sfratto' non ha nulla a che fare. ''Secondo me -e' la dichiarazione del professore azzurro- e' stato un errore, anche se non sono competente perche' non sono il presidente del gruppo. Io sono qui per amicizia. Gia' e' un peccato la loro mancata rappresentanza in Parlamento: ancora peggio e' vederli lasciare questi locali pieni di 20 anni di zona. Speriamo sia solo una pausa...''.

Errore o non errore, da domani le stanze dei Riformatori

tornano a Forza Italia. Difficile credere che si potra' veramente

realizzare in quei due micro-uffici la ipotizzata sala riunioni dei 123 deputati azzurri. Ed ancor piu' difficile immaginare chi osera' sfidare il 'fantasma di Pannella', insediandosi in quello che per 20 anni e' stato il suo studio. Si racconta che nel 1994 legittimo assegnatario era Silvio Berlusconi il quale, al momento della consegna al Marco nazionale, spiego' che sarebbe stato 'pericoloso' tenerlo per se'. Iezzi, per parte sua, una remota speranza ancora la conserva: ''certo -dice fra il serio e il faceto- se questo pomeriggio il presidente Pisanu ci facesse una telefonata...''.

DALL'AGENZIA DIRE:

PANNELLA. DOPO 20 ANNI ADDIO ALLA CAMERA (CON POCHI AMICI)=

IL LEADER RADICALE: "SONO STATO SFRATTATO DALLA STOLTEZZA"

ROMA-"AUGURO A TUTTI 20 ANNI COME QUELLI CHE ABBIAMO

SAPUTO VIVERE". ALZA IL CALICE, MARCO PANNELLA, E ACCENNA A UN

BRINDISI. DOPO 20 ANNI, DA QUEL LONTANTO '76 QUANDO LA PRIMA

"PATTUGLIA" ENTRO' A MONTECITORIO (E C'E' CHI RICORDA UNA EMMA

BONINO CON LE "PIANELLE" AI PIEDI E UNA BORSA DI TOLFA

APPOGGIATA SULLE SPALLE COME UN SACCO), MARCO PANNELLA LASCIA LA

CAMERA. UN ADDIO TRA POCHI AMICI. NON C'E' GIOVANNI NEGRI, CHE

PURE E' STATO SEGRETARIO DEL PARTITO RADICALE. NON C'E' MARCO

TARADASH. NON C'E' PEPPINO CALDERISI. NON C'E' EMMA BONINO. NON

C'E' FRANCESCO RUTELLI. NON C'E' GIANFRANCO SPADACCIA. NON C'E'

VITTORIO SGARBI, CHE PURE SI E' PRESENTATO CON LUI ALLE ULTIME

ELEZIONI, NELLA LISTA CHE PORTAVA IL LORO NOME. MA NON SE NE

AMMARICA PIU' DI TANTO, MARCO PANNELLA: "SONO FELICE PER CHI E'

PRESENTE". E C'E' UN ESUBERANTE BRUNO ZEVI, PRESIDENTE DEL

PARTITO, CHE VA URLANDO OSSESSIVAMENTE "VIVA IL PARTITO

RADICALE". C'E' ROBERTO CICCIOMESSERE. C'E' FAUSTO VIGEVANO. E,

A TESTIMONIARE LA SUA AMICIZIA, ANTONIO MARTINO. CI SONO LE

RAGAZZE CHE PER ANNI HANNO LAVORATO IN QUELLE STANZE, CHE ORA

("SONO STATO SFRATTATO DALLA STOLTEZZA", DICE PANNELLA) IL

LEADER RADICALE DEVE LASCIARE.

ED ECCOLA, LA SUA STANZA, CHE IL PASSARE DEGLI ANNI HA

TRASFORMATO IN UN VERO E PROPRIO ARCHIVIO STORICO. I CASSETTI E

LA SCRIVANIA ANCORA NON SONO STATI SGOMBERATI. CI SONO I

TOSCANELLI, LE MITICHE "GAULOISES", C'E' UN LIBRO CHE FORSE

PANNELLA STA ULTIMANDO DI LEGGERE ("LA SFIGA 2: NO PROBLEM").

ALLINEATI ALLE PARETI, STIPATI IN CATALOGHI, GLI ULTIMI 30 ANNI

DI VITA ITALIANA. C'E' UNA COPIA DEL '59 DEL QUOTIDIANO "IL

PAESE" CHE PUBBLICA UNA LETTERA APERTA DI MARCO PANNELLA A

TOGLIATTI, SULL'UNITA' DELLE SINISTRE.

CI SONO ANCHE I REFERENDUM. C'E' LA

CORRISPONDENZA. CI SONO LA DOCUMENTAZIONE E LE PRESE DI

POSIZIONE SULLA DROGA. C'E' TUTTO L'INCARTAMENTO CHE RIGUARDA LA

RICHESTA DI IMPEACHMENT CONTRO COSSIGA. CI SONO GLI INQUISITI

DELLA UNDICESIMA LEGISLATURA. C'E' UNA TESTIMONIANZA STORICA CHE

FORSE TROVERA' OSPITALITA' PRESSO L'ARCHIVIO DI STATO O CHE

FORSE VERRA' CONSERVATO PROPRIO DALLA CAMERA.

UN PATRIMONIO NON SOLO STORICO E CULTURALE, MA ANCHE UNA

TRACCIA PER IL FUTURO, DICE PANNELLA. "DA QUANDO 20 ANNI FA, IN

TRE O QUATTRO, ENTRAMMO QUI E ABBIAMO IMMAGINATO UN CERTO TIPO

DI LAVORO PARLAMENTARE, DI STRUTTURA, DI OPERA, DI GIORNO E DI

NOTTE, ABBIAMO MOSTRATO IL CAMMINO ANCHE PER ALTRI. E

CONTINUEREMO A FARLO. LASCIAMO UN PATRIMONIO CHE NESSUN ALTRO

PUO' LASCIARE, IL CHE CI DIMOSTRA QUANTO POTREMO FARE PER I

PROSSIMI VENTI ANNI".

CONTINUERA' ANCORA, PANNELLA, LE SUE BATTAGLIE AL DI FUORI DEL

PALAZZO? "CERTAMENTE, COME SEMPRE".

E UNA TESTIMONIANZA VIENE DA ANTONIO MARTINO, CHE INSIEME A

MATTEOLI E' VENUTO PER IL BRINDISI DI COMMIATO: "DA 20 ANNI QUI-

DICE, INDICANDO LE STANZE CHE ORA VERRANNO UTILIZZATE DAI

PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA- SONO STATE COMBATTUTE BATTAGLIE

CHE HANNO AVUTO UN SIGNIFICATO PER TANTA GENTE, ANCHE PER

PERSONE CHE NON FACEVANO PARTE DEL MOVIMENTO RADICALE".

"VIVA IL PARTITO CHE VIVE, NON CHE SOPRAVVIVE", DICE BRUNO

ZEVI. "IO SONO STATO DEL PARTITO D'AZIONE E POI DEL PARTITO

RADICALE, CHE SONO CAPACI DI ENTRARE IN CRISI SINO ALLA MORTE, E

PER QUESTO DI VIVERE. TUTTI GLI ALTRI PARTITI DI DISFANNO, SI

CORROMPONO, SI IMMESERISCONO E SOPRAVVIVONO". E POI L'URLO,

RIPETUTO: "VIVA IL PARTITO RADICALE". E RIVOLTO A PANNELLA: "MA

PERCHE' NON E' QUI RUTELLI?".

DALL'AGENZIA ASCA:

PANNELLA: DOPO 20 ANNI ARRIVA 'SFRATTO' DA MONTECITORIO =

Roma, 11 giu - Dopo 20 anni i 'Radical-Riformatori'

lasciano Montecitorio. Il gruppo 'Pannelliano' aveva

occupato ininterrottamente le sale del sesto piano della

Palazzina dei gruppi, ma dopo l'ultima tornata elettorale il

'movimento' e' costretto a lasciare i Locali della Camera

per mancanza di eletti. Nella sala che ha ospitato per venti

anni le battaglie del 'Marco nazionale', si consuma una

sobria cerimonia con qualche pasticcino, tramezzini e un

bicchiere di spumante. Pannella si concede solo un paio di

minuti per commemorare l'evento di fronte a collaboratori,

giornalisti, qualche parlamentare amico (Antonio Martino,

Altero Matteoli), due ex radicali (Paolo Vigevano e Marco

Taradash) e il segretario generale della Camera, Mauro

Zampini. ''Non ho altro da dire - dice Pannella alzando il

bicchiere di plastica - che semplicemente augurare a tutti

20 anni come quelli che noi abbiamo saputo creare e vivere

qua dentro. Brindo ai prossimi 20 anni...''. Nessun

rammarico nelle sue parole, ma forse una punta di

risentimento nei confronti di chi non si e' mosso per

salvaguadare l'esistenza del gruppo. ''Forza Italia? I

rapporti restano come prima - assicura - siamo scacciati

dalla stoltezza... comunque noi siamo uomini di piazza e non

di palazzo''. Pannella, pero', non vuole abbandonare il suo

''ottimismo'' ricordando l'importanza del ''patrimonio che

lasciamo''.

Qualche freccia velenosa la scaglia invece Bruno Zevi che

se la prende con Francesco Rutelli accusato di ''aver

abdicato ad Antonio Di Pietro''. A cerimonia conclusa,

l'unico che fa finta di niente e' Roberto Iezzi, il

microfono umano di Radio radicale. Continua ad ascoltare la

radio con le sue cuffiette. ''Avete visto quanta gente? -

Sono le sue parole di soddisfazione - speriamo che

all'ultimo minuto arrivi una telefonata dal gruppo di Forza

Italia...''.

DALL'AGENZIA AGI:

PANNELLA: "CE NE ANDIAMO, CACCIATI DALLA STOLTEZZA" =

Roma, 11 giu. - "La sfiga e' come un caffe' amaro, se ci

fai l'abitudine diventa un piacere". E' il sottotitolo di un

libretto umoristico che campeggia sul tavolo di Marco Pannella e

c'e' subito chi lo collega mentalmente a certi errori strategici

degli ultimi anni e alla recente debacle elettorale. Adesso c'e'

anche lo 'sfratto' dai locali al sesto piano del palazzo dei

Gruppi di Montecitorio, dopo vent'anni di battaglie ininterrotte.

"La sfiga 2: no problem", e' il titolo, ottimista. del

libretto che si accompagna a sigari e sigarette, a rassegne

stampa, ritagli, giornali, appunti, lettere, ed a file

interminabili di classificatori da archivio, che rimandano nelle

etichette a vent'anni di storia italiana. Medio Oriente, Droga,

Politiche Comunitarie, Ustica, Inquisiti, Maastricht, Croazia,

Verdi, Jugoslavia, Partito Radicale, e l'abnorme fila di

contenitori per l'impeachment di Cossiga...

Nel saloncino in cui i Riformatori sono riusciti

miracolosamente a moltiplicare gli spazi, con una serie di

strutture mobili, si svolge la 'cerimonia' dei saluti, in

un'atmosfera felliniana, resa un po' 'futurista' dai guizzi di

Bruno Zevi. "Sono felice per chi e' presente", dice Pannella,

mentre alza il bicchiere, di plastica trasparente, per il

brindisi. Forza Italia si appropria dei locali. "Cambieranno i

rapporti?", gli chiedono. "I rapporti - risponde - restano

quelli di prima. Siamo stati cacciati dalla stoltezza".

Circondato da microfoni e telecamere,

Pannella rilascia interviste 'soft' mentre 'panoramica' sui

pochi amici presenti. Angiolo Bandinelli, Roberto Cicciomessere,

Sergio D'Elia. Zevi chiede perche' non c'e' Rutelli. Ma non ci

sono neppure Emma Bonino, Peppino Calderisi, Massimo Teodori e

tanti altri. Pannella leva il 'calice' per i fotografi, vicino

al gran mazzo di margherite e lilium fatto arrivare da Zevi.

"Non ho altro da dire - si schermisce - se non

semplicemente augurare a tutti, a ciascuno, alla Camera, venti

anni di vita come quelli che abbiamo saputo creare e vivere qua

dentro...brindo, ai prossimi vent'anni". Intorno, una marea di

giornalisti, anche quelli che per anni lo hanno snobbato o

gratificato di sorrisetti accondiscendenti e pezzi 'di colore'.

Dispiaciuto, Pannella?. "Noi siamo uomini da strada, di piazza,

non da Palazzo". "Io con lo sfratto non c'entro - continua a

ripetere Antonio Martino di Forza Italia - e sono qui per

amicizia. E' un peccato che i Riformatori non siano piu' in

Parlamento. Speriamo che questa uscita sia solo una pausa...".

E Altero Matteoli di An, continua a dire: "...non si possono

mandare via, dobbiamo trovare una soluzione". Pizzette,

pasticcini, coca cola e tanta acqua, in un ufficetto stipato

all'inverosimile. Un opuscolo fotografico, ripercorre pagina

dopo pagina, l''avventura' politica pannelliana dal '53 - quando

era presidente degli Universitari Italiani, fino alle iniziative

degli anni '90. Lui fuma e dichiara: "L'Italia aveva bisogno di

montare il terrorismo per destabilizzare...adesso, fa la stessa

cosa con la Lega e la secessione. Questo e' un Paese che ha

bisogno di demonizzare". "Spadaccia, perche' non c'e'

Spadaccia?", chiede Zevi a Pannella. Poi aggiunge: "Se me lo

dicevi, te lo portavo". Lui sorride. Fuma. Alza gli occhi al

cielo. "Io - c'e' scritto sulla controcopertina dell'opuscolo

fotografico - non 'faccio il politico', il deputato, il leader.

Io 'lotto', come tutti i miei compagni, per quel che devo e per

quel che credo. E questa e' la differenza che prima o poi,

speriamo non sia troppo tardi, gli italiani dovranno

comprendere".

DALL'AGENZIA ASCA:

FI: PISANU, NESSUNO 'SFRATTO' A PANNELLA =

Roma, 11 giu - ''Ho chiesto scusa a Marco Pannella

per non aver potuto partecipare alla sua bicchierata di

congedo da Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un

arrivederci''. Lo ha dichiarato Giuseppe Pisanu presidente

dei deputati di Forza Italia aggiungendo: ''tengo, in ogni

caso, ad assicurare che nessuno in Forza Italia si e' mai

sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee

e alla sua passione civile''.

DALL'AGENZIA ADN-KRONOS:

PANNELLA: PISANU, NON ABBIAMO 'SFRATTATO' LE SUE IDEE

''SPERO CHE IL SUO SIA UN ARRIVEDERECI''

Roma, 11 giugno. ''Nessuno in Forza Italia si e' mai

sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee e alla sua

passione civile''. Beppe Pisanu, capogruppo 'azzurro' alla Camera,

precisa cosi' l'atteggiamento dei deputati del movimento di Silvio

Berlusconi nei confdronti del leader radicale. Pur avendo chiesto di

utilizzare i locali del sesto piano del palazzo dei gruppi di

Montecitorio sede da vent'anni della pattuglia radicale, Forza Italia

si augura che quello di Pannella sia ''un arrivederci''. E Pisanu

spiega di ''aver chiesto scusa'' al leader dei Riformatori per non

aver potuto partecipare alla sua bicchierata di congedo da

Montecitorio.

DALL'AGENZIA AGI:

PANNELLA: PISANU (FI), NESSUNO GLI HA DATO LO 'SFRATTO' =

Roma, 11 giu. - "Tengo, in ogni caso, ad assicurare che

nessuno in Forza Italia si e' mai sognato di dare lo sfratto a

Marco Pannella, alle sue idee e alla sua passione civile". Lo ha

dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Pisanu, che

ha aggiunto: "Ho chiesto scusa a Marco Pannella per non aver

potuto partecipare alla sua bicchierata di congedo da

Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un arrivederci".

Pannella, rintracciato da un collaboratore mentre si

apprestava a tornare in Sicilia, si e' espresso con un semplice

'no comment'.

DALL'AGENZIA ANSA:

FI: PISANU, NESSUNO SFRATTO A PANNELLA E ALLE SUE IDEE

''HO CHIESTO SCUSA A MARCO PANNELLA PER NON AVER

POTUTO PARTECIPARE ALLA SUA BICCHIERATA DI CONGEDO DA

MONTECITORIO - HA AFFERMATO GIUSEPPE PISANU PRESIDENTE DEL

GRUPPO DI FORZA ITALIA A MONTECITORIO - MA SPERO CHE SI SIA

TRATTATO DI UN ARRIVEDERCI''.

''TENGO, IN OGNI CASO, AD ASSICURARE - HA DETTO - CHE NESSUNO

IN FORZA ITALIA SI E' MAI SOGNATO DI DARE LO SFRATTO A MARCO

PANNELLA, ALLE SUE IDEE E ALLA SUA PASSIONE CIVILE''.

DALL'AGENZIA ASCA:

FI: PISANU, NESSUNO 'SFRATTO' A PANNELLA =

Roma, 11 giu - ''Ho chiesto scusa a Marco Pannella

per non aver potuto partecipare alla sua bicchierata di

congedo da Montecitorio. Ma spero che si sia trattato di un

arrivederci''. Lo ha dichiarato Giuseppe Pisanu presidente

dei deputati di Forza Italia aggiungendo: ''tengo, in ogni

caso, ad assicurare che nessuno in Forza Italia si e' mai

sognato di dare lo sfratto a Marco Pannella, alle sue idee

e alla sua passione civile''.

 
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