MARCO PANNELLA SUL CASO MARINO: LA STESSA CLASSE DIRIGENTE VIGLIACCA E MAFIOSA E DI ALLORA....
'La tortura e l'assassinio del giovane Marino, costituisce una pagina nera per lo Stato italiano che la giustizia continua fra contorsioni e vicende gravissime a non cancellare.
L'allora Ministro degli Interni, Scalfaro, onorò lo Stato e le sue leggi accorrendo anch'egli a Palermo facendosi con grande dignità insultare e colpire, preoccupato allora (ripeto: allora!) di affrontare piuttosto l'impopolarità che di violare la legalità.
Ricordo tuttora come segno della viltà del ceto politico nazionale e siciliano, specie di sinistra, che mi lasciò solo ai funerali dell'assassinato. E ricordo gli ignobili servizi di tanta stampa per bene che 'vide', a quei funerali, rappresentanti della mafia 'americana' quando non vi era che la famiglia e qualche centinaio di amici del popolare sportivo al suo ultimo tragitto.
Non dubitavo che la mafia non gradisse come sempre il nostro intervento. Può darsi quindi che il pentito, che oggi sale agli onori della cronaca, sia stato duramente criticato dai suoi ignobili 'capi', se è vero che seguì il civile e umano istinto di chiamare Radio Radicale.
Domenica si vota in Sicilia. E gli 'assenti', per viltà e per mafiosità partitocratica, a quei funerali, tentano, come a Roma, un ultimo assalto perchè il regime venga definitivamente rilanciato.
Speriamo che malgrado censure e disinformazione volte a provocare massiccia astensione dal voto dei siciliani non ottengano il risultato voluto'.