Scritto il 15-Giu-96 da B.Dellavedova:
==> Personalmente, pero',
==> ritengo che in politica, anche per noi, non si possa
==> evitare di misurarsi con i risultati, con il "punto di
==> caduta" delle scelte che si compiono.
Abbiamo un passato di cui essere orgogliosi, i referendum da difendere, tante cose da pensare e da fare.
Pero', anche per le scelte fatte, non siamo in Parlamento. Non riesco proprio a dire di si' agli amici che giurano essere questo un problema secondario.
Ci sara' da discutere, ci sara' da costruire.
==> La batosta elettorale non puo' avere come unica motivazione
==> il popolo bue che segue Bossi e non Pannella;
E' vero, con questa storia del popolo di ingrati e di idioti che non ci vota abbiamo esagerato. Perche' la gente che si e' rotta le scatole si rivolge altrove?
Davvero solo per malafede politica, e perche' la TV ci boicotta?
==> Grippo sostiene che "con Forza Italia si puo' pensare a
==> progetti comuni con altri impensabili", altri sono
==> decisamente orientati ad abbandonare FI al proprio
==> destino.
Ricordavo che questo e' quanto Pannella dice da due anni, e che ha ribadito con l'accordo siciliano. Ed io credo abbia avuto ragione.
==> Accettando la drastica e provocatoria semplificazione:
==> col Polo, con l'Ulivo, con la Lega, con altri, da
==> soli?
Con i liberali, con i riformatori, con i radicali: ovunque siano.
Per un nuovo partito liberale, riformatore, radicale.