B.Dellavedova, alle 17:30:32 del 15-Giu-96, scrivevi nel 6670· messaggio del settore CONFERENZA MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA riguardo a "Alcune riflessioni personali:":
BD> ritengo che in politica, anche per noi, non si possa
BD> evitare di misurarsi con i risultati, con il "punto di
BD> caduta" delle scelte che si compiono. Da cio`, infatti,
BD> dipende la capacita` di incidere secondo le regole dello
BD> stato di diritto non tanto sulle coscienze (certo,
BD> magari attraverso di esse) quanto sulle leggi e sui
BD> meccanismi che regolano le istituzioni, l'economia e la
BD> societa`. Incidere per quello che per noi ę il meglio.
Bravo Benedetto, proprio qui credo sia il punto.
Ci sono persone nel nostro Movimento la cui preoccupazione
principale pare sia solo quella di rivendicare la giustezza delle
nostre battaglie, senza preoccuparsi di come vincerle.
Se quello fosse l`obiettivo, infatti, basterebbe trasformare il Movimento
in un centro studi per la Promozione di Idee e Referendum Liberali ed
Antiproibizionisti (lasciamo stare come suonerebbe l`acronimo).
Purtroppo i Referendum una volta vinti, come l`esperienza ci insegna,
vanno difesi in Parlamento. Cosi come le nostre idee piu` in generale. Ed
oggi ci troviamo nella condizione di dover ringraziare Marco Taradash ed i
suoi, per non aver seguito Pannella alle ultime elezioni; altrimenti non
avremmo avuto nessuno su cui sperare per la difesa delle nostre idee e dei
referendum in Parlamento, o a cui chiedere appoggio per l`elezione di
Stanzani & Co. in Sicilia.
BD> La batosta elettorale non puo` avere come unica motivazione il popolo
BD> bue che segue Bossi e non Pannella.
Giusto. Giustissimo. Ma e` un`analisi che non va limitata solo alle ultime
elezioni. E` una riflessione che deve partire dal sorgere della Lega.
Perche` i voti di protesta sono arrivati a quella forza politica e non alla
nostra ? Perche` non siamo riusciti ad essere i protagonisti della lotta alla
burocrazia ed alla iperfiscalita`, pur essendo noi la forza politica piu`
liberista presente oggi in Italia ? Ci abbiamo provato ? Perche` non ci siamo
riusciti ? Errori nostri, o colpa della solita stampa ?
Credo siano anche questi i temi su cui dovrete* discutere nel CG.
BD> Proprio sul se,
BD> come (anche con quali soldi) e con chi (magari da soli)
BD> dare continuitę alla storia politica radicale e
BD> riformatrice in Italia credo dovra` concentrarsi il CG;
BD> al di la` delle analisi da cui pure e` inevitabile
BD> partire. I risultati, elettorali prima e politici poi,
BD> delle elezioni siciliane saranno un ulteriore
BD> fondamentale elemento.
BD> Grippo sostiene che "con Forza Italia si puo` pensare a
BD> progetti comuni con altri impensabili", altri sono
BD> decisamente orientati ad abbandonare FI al proprio
BD> destino.
BD> Accettando la drastica e provocatoria semplificazione:
BD> col Polo, con l'Ulivo, con la Lega, con altri, da
BD> soli?
Pur provenendo dalla "corrente" di sinistra dell`ebraismo italiano
(sono stato per 2 anni responsabile della Federazione Giovanile Ebraica
d`Italia) ed avendo ricevuto gia` diverse delusioni da Berlusconi, credo che
potrebbe comunque giungere il momento in cui anch`io potrei credere opportuno
riflettere sulla bonta`, per il nostro Movimento, della strada intrapresa da
Taradash.
Mai, e ripeto mai, sarebbe opportuno farlo nella situazione attuale. Ma
se dovessero nascere delle nuove condizioni... allora credo sara` opportuno
aprire una seria riflessione al riguardo.
Quando parlo di nuove condizioni mi riferisco, alla possibilita` che Forza
Italia svolga un VERO congresso. In tal caso infatti, ma SOLO nel caso il
Congresso fosse REALE, credo che collaborando dentro Forza Italia con Taradash,
Martino, Biondi, Maiolo etc. etc. si potrebbero raggiungere risultati molto
interessanti.
So che a qualcuno gli si saranno drizzati i capelli nel leggere queste mie
ultime affermazioni, ma io sono da sempre abituato a non ragionare in maniera
ideologica. Il Partito o il Movimento di appartenenza restano per me strumenti
atti a permettermi di realizzare le idee in cui credo. Senza pregiudiziali sul
nome, ma solo sugli obiettivi fissati e sul metodo adottato per raggiungerli.
* Ho scritto "dovrete" discutere poiche` non avro` diritto a partecipare al
CG, in quanto Presidente di un Club (K.Popper) che non ha un sufficiente numero
di iscritti (Alessandro Litta infatti, contrariamente a quanto diverse persone
tuttora pensano, partecipava ai CG in quanto eletto direttamente dal Congresso).
Il mio non e` naturalmente un lamento, poiche` essendo minimo il numero di
iscritti mancanti per partecipare al CG, sarebbe uno scherzo, volendo,
raggiungere il quorum.
Ma non lo faro`. Non e` infatti un posto al CG ottenuto in maniera formalmente
corretta la mia massima aspirazione. Cio` a cui aspiro e` invece una revisione
della struttura che, almeno nelle grandi citta`, mi pare non funzionare al
meglio. Il K.Popper e` infatti un club che ha sempre fornito tavolinari in
abbondanza, eppure al CG non sara` rappresentato, contrariamente ad altri.
Ma su questo problema mi riprometto di intervenire prossimamente.
Davide Romano
--- MMMR v4.50unr