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Conferenza Movimento club Pannella
Donvito Vincenzo - 17 giugno 1996
ENEL, TARIFFE, UE

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

TARIFFE ENEL. IL PREZZO NON E' GIUSTO!

IN MANCANZA DI CONCORRENZA E LIBERO MERCATO SIAMO COSTRETTI A PAGARE I FORNITORI DI UN SERVIZIO CHE VIENE SPACCIATO CON LA COPERTURA IDEOLOGICA DELLE "FASCE SOCIALI", MA CHE IN REALTA' E' SOLO UN NORMALE PROFITTO DI UN'AZIENDA PRIVILEGIATA PERCHE' AGISCE IN REGIME DI MONOPOLIO.

Firenze, 17 giugno 1996. "In prossimità del vertice dell'Unione Europea del 21 giugno, che all'ordine del giorno ha anche la situazione dei processi di privatizzazione dei servizi che oggi vengono erogati in regime di monopolio, ci pare opportuno fare il punto su una situazione per ora "intoccabile" dei grandi erogatori monopolisti italiani: quella dell'Enel -così Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, associazione per i diritti degli utenti e consumatori". E continua: "Sull'Enel, tra l'altro, è pendente una richiesta di referendum abrogativo (su cui la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale si dovranno pronunciare in autunno), che potrebbe levare all'ente il monopolio di produzione e distribuzione. Un problema sentito, quindi, se oltre 500.000 cittadini hanno sottoscritto questa richiesta, che si aggiunge alle scadenze anti-monopoliste dell'Ue. E il semestre a guida italiana, come poteva facilmene essere prevedibile, ha fatto di tutto per ignorare qualunque possibilità che l'Italia si avvi

cinasse alle altre legislazioni dei partner comunitari. Ma la raltà esiste, e il gestore monopolista ha fatto di tutto per far pesare questo suo privilegio".

Il centro-studi dell'Aduc ha analizzato nei particolari una bolletta Enel, confrontandola con norme e principi ispiratori di riferimento. Ha fatto un po' di conti, e ne ha tratto le seguenti conclusioni: i costi del servizio Enel, che sono stabiliti per favorire le fasce "più deboli", sono calcolati invece per prendere più soldi da queste fasce, aggiungendo la beffa al danno. Infatti le fasce più deboli non possono essere considerate quelle che consumano meno energia perchè questo si verifica per single e famiglie di due persone -che hanno, quindi, valori più alti pro-capite nella distribuzione del reddito famigliare- ma quelle che -come le famiglie numerose- hanno una distribuzione del reddito pro-capite con valori più bassi, perchè i figli in genere non sono portatori di reddito, e gravano molto sulle spese (istruzione, alimentazione, beni voluttuari, etc..).

E il presidente Vincenzo Donvito continua: " .... sicuramente l'Enel ha concepito le fasce a minor costo pensando di applicare i principi stabiliti dall'art.31 della Costituzione, che "... agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose ....", ma così non è, perchè sono proprio le famiglie numerose a dover pagare i costi maggiori, e quindi ad essere trattate in un modo esattamente contrario rispetto a come stabilito dai principi costituzionali del nostro Stato. Per ora ci limiteremo a denunciare il danno e la beffa, per indicare all'Ue come la materia sia trattata in Italia. Successivamente, se non otterremo risposte e garanzie d'intervento, passeremo alle denunce in sede legale italiana e comunitaria".

Ecco i particolari.

Il calcolo è stato effettuato considerando una famiglia media di 4 persone (che già, in base alle medie statistiche, entra nel novero di quelle "numerose"), che consuma poco più di 300 Kwh al mese, così distribuiti:

- lavatrice: 1 ciclo consuma 4 Kwh, si effettuano 21,4 cicli al mese (5 alla settimana)

Kwh consumati 85,71

- frigorifero: consuma 1,2 Kwh al giorno

Kwh consumati 36

- lavastoviglie: 1 ciclo consuma 2,5 Kwh, si effettuano 30 cicli al mese

Kwh consumati 75

- televisione: consuma 1 Kwh al giorno

Kwh consumati 30

- lampadine: per una media di 5 ore giornaliere, consumano 1,5 Kwh al giorno

Kwh consumati 45

- accessori vari: scaldabagno, forni, accessori bagno e cucina, consumano 1 Kwh al giorno

Kwh consumati 30

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tot.Kwh al mese 309.71

dettagli dei costi, considerando un contratto per una tenuta dell'impianto fino al 3 Kw:

- fascia 0/75 Kw mese.

ST (sovrapprezzo termico lit.14 a Kw) Lit.1050

IE (imposta erariale lit.31 a Kw) Lit.2325

consumo a lit.75 Kw Lit.5625

- fascia 76/150 Kw mese

ST (sovrapprezzo termico lit.14 a Kw) Lit.1050

IE (imposta erariale lit.31 a Kw) Lit.2325

consumo a lit.133,9 Kw Lit.10042,5

- fascia 151/220 Kw mese

ST (sovrapprezzo termico lit.05 a Kw) Lit.350

IE (imposta erariale lit.35 a Kw) Lit.2450

consumo a lit.296 Kw Lit.20720

- fascia 221-295 Kw mese

ST (sovrapprezzo termico lit.05 a Kw) Lit.375

IE (imposta erariale lit.35 a Kw) Lit.2625

consumo a lit.583,5 Kw Lit.43762,5

- fascia 296-370 Kw mese

consumo di 14,7 Kw

ST (sovrapprezzo termico lit.05 Kw) Lit.73,5

IE (imposta erariale lit.35 Kw) Lit.514,5

consumo a lit.524,6 Kw Lit.7711,62

- canone mensile Lit.4480

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totale bolletta mensile Lit.105111,62

a cui bisogna aggiungere l'Iva del 19%

nota:

si evidenzia come la fascia più cara (quella 221-295 Kw, a lit.583,5 Kw) è quella che viene sfruttata al massimo. Non è quindi esagerato pensare che sia stata concepita proprio per questo, con una logica aziendale di mercato e non di serivizio di utilità pubblica in regime di monopolio.

 
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