Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 03 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Grippo Antonio - 18 giugno 1996
Liberali

Pannella, ancora pochi giorni fa, pur denunciando con forza le prevalenti tentazioni inciuciste e neodemocristiane, ribadiva la NECESSITA' dell'accordo politico con Forza Italia, in Sicilia. Ricordava la comunanza di idee e di programma.

Definiva uomini di quel partito LIBERALI, li indicava come alleati ed interlocutori per comuni progetti politici.

Mi domando come mai fino a domenica solo quattro gatti (o meno) abbiano detto pubblicamente a Pannella, qui e altrove, che no, FI e' democristiana, inaffidabile, non puo' darci piu' nulla, e' finita, bisogna lasciarla perdere.

Ho ascoltato e letto che si doveva continuare su questa linea, che non ci si poteva chiudere, che era necessario un alleato ecc. ecc.

Ho ascoltato e letto commenti gioiosi sull'intesa.

Oggi che FI e' crollata, e Stanzani non e' stato eletto, e' generale la riscoperta che FI e Berlusconi erano finiti da un pezzo, e che di liberale in FI non c'e' piu' nulla da un sacco di tempo.

Mi ricorda un po' la storia delle politiche.

Per quanto mi riguarda ho sempre pensato che Pannella abbia scelto, oggi e ieri, l'unica alleanza possibile, poco entusiasmante ma possibile, e che in FI esista anche oggi un'anima liberale, minoritaria, che non puo' e non deve essere ignorata.

Credo che domani, come oggi, e come ieri, si debba perseguire nel tentativo di aggregare i liberali, ovunque siano. In modi diversi, certo, evitando pero' la facile tentazione di "lasciarli perdere", perche' "non combinano nulla".

Io non mi sento di accomunarli ai conservatori e ai democristiani.

Io voglio che i liberali, ovunque siano, restino interlocutori privilegiati.

Dai pochi liberali dentro e fuori il Parlamento si dovra' partire, non c'e' altra strada, per la difesa dei referendum e per le altre battaglie politiche iniziate dal Movimento.

Laura Terni:

==> Per la verita' i "Liberals" di Forza Italia (compreso

==> Taradash) non mi hanno dato l'impressione di essere

==> stati molto incisivi all'interno del loro nuovo

==> partito.

==> Non hanno per la verita' fatto assolutamente niente. Non

==> hanno aperto bocca quando una loro dichiarazione sarebbe

==> stata giusta e dovuta, non hanno mosso un dito a difesa

==> ne' nostra, ne' delle nostre battaglie, non hanno fatto

==> un bel niente per difendere i nostri referendum.

Laura, io sono felicissimo che in Parlamento siedano Taradash, Calderisi, Vito. Sono deluso, ma meglio, molto meglio, che ci siano.

Io credo si tratti di liberali, che non possiamo permetterci di ignorare.

Non credo sia utile elencare quello che non hanno fatto, per dimostrare la loro inutilita'. Penso sia piu' costruttivo immaginare, ove possibile, se possibile, un'azione ed un progetto comune.

Cosi' come con Martino, che potrebbe diventare un interlocutore assai prezioso.

Con i liberali del Polo si PUO' parlare di referendum, si PUO' parlare di antiproibizionismo, si PUO' parlare di riforme radicali: pur con tutta la repulsione per la prevalenza di conservatori e di tifosi del piu' bieco consociativismo, e' qualcosa che non mi sento di buttar via.

Ci sono liberali anche nell'Ulivo, penso a Franco De Benedetti, che ritengo tale. Non dobbiamo dimenticali, dobbiamo continuare a parlare anche con loro.

Per un nuovo partito liberale, riformatore, radicale.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail