DICHIARAZIONE DEL MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA-RIFORMATORI
DOPO LE ELEZIONI SICILIANE: "ORA BASTA. O SI RIPRENDE IMMEDIATAMENTE IL DIALOGO IN SEDI RESONSABILI, O CI OPPORREMO PUBBLICAMENTE A TORBIDE TENTAZIONI DI POTERE E DI REGIME... BERLUSCONI SCELGA, E SUBITO".
Il Movimento dei Club Pannella-Riformatori rivendica la sua piena partecipazione alla vera e propria rotta cui Berlusconi ha costretto Forza Italia siciliana, colpevole di aver tentato d'essere pulitamente e seriamente liberale, liberista, libertaria, radicalmente alternativa e riformatrice, laica e federalista.
Di averlo tentato in impari confronto e in lacerante contraddizione con una conduzione nazionale e personale di Silvio Berlusconi, di segno politico opposto.
La stessa misura della rotta, della sconfessione di massa, deve meglio esser precisata. Le Liste di Forza Italia, in Sicilia, infatti, risultavano composte anche dai rappresentanti del Movimento dei Club Pannella e della Lista Pannella-Sgarbi che, il 21 aprile aveva riportato il 2,8 % dei voti. Il confronto, quindi, deve esser fatto fra il 17% di oggi, e il 35% del 21 aprile.
Da due mesi il Movimento dei Club Pannella-Riformatori ha subìto e taciuto, per senso estremo di responsabilità, proprio in vista delle elezioni amministrative e di quelle regionali siciliane ora svoltesi, e per opporre a comportamenti inqualificabili e incomprensibili di Berlusconi una strenua difesa delle alleanze e degli accordi stipulati con FI e con il Polo, delle loro ragioni e dei loro obiettivi. Abbiamo opposto al rifiuto totale del dialogo, al tradimento immediato dei patti, all'ostracismo, al tentativo di stravolgere strategie, valori, obiettivi liberali, liberisti, libertari, alternativi, antipartitocratici, moralizzatori, garantisti, di negarli nella concretezza della quotidianità politica, abbiamo opposto la nostra fedeltà alle grandi ragioni ideali che hanno portato tanta parte del paese a scegliere Forza Italia e le componenti liberali del Polo.
Ora basta. O si trovano o ritrovano immediatamente luoghi e procedure di dialogo e di confronto politici istituzionalmente responsabili, o non si potrà che passare al confronto pubblico, ed alla difesa intransigente delle ragioni e della forza di una alternativa liberale e radicale nel paese, dei valori e degli obiettivi che hanno unito Forza Italia e Riformatori, contro le arroganze di insipienti e il rischio di torbide e oscure alleanze di potere e di regime.