E nemmeno pretendo di avere ragione: ho già detto che spero che qualcuno mi faccia cambiare idea e, conoscendomi, non dubito che ciò avverrà.Quel che mi da fastidio, però, è che ogni dubbio, ogni perplessità, ogni piccola opinione che diverga dalla linea di granitico attivismo che spira dalla terra di Toscana venga immediatamente stigmatizzata dal novello Catone di via Cavour 68 (Firenze). Caro Donvito, è proprio necessario accusare di giustificare la propria inazione chiunque sollevi un piccolo dubbio sull'andare giovedì prossimo di fronte all'hotel Ambasciatori?