Ecco i risultati di una lettera circolar-enciclica su un movimento regionale
Chi ben comincia...
Non sono necessari lunghe premesse; sembra che qualcosa insieme possiamo riuscire ad organizzarla!
Tra qualche giorno ci saraĆ l'assemblea regionale convocata da Pannella, ma dubito che in quella sede possa venire un qualche contributo a questo dibattito (troppo pessimista?). Mi auguro di ricevere nelle prossime settimane altri interventi per poter impaginare entro la fine di agosto il numero 1 di quest'abbozzo di foglio di coordinamento ed avere entro la fine di settembre un'assemblea costituente di questo qualcosa.
Certo non posso non replicare a Carlo Reginelli e ai suoi Yes-man, che somigliano a quelli citati da Teodori nel suo libro su Pannella (Vox populi, vox dei?). Non penso che si possano ridurre maggiornaze congressuali a masse di Yes-man; non penso che sia corretto da parte della minoranza di negare il valore delle scelte della maggioranza in questo modo.
Confermo inoltre la mia soddisfazione per il fallimento delle nostre liste regionali: quella presentazione aveva un significato nazionale; eĆ stata sicuramente una distorsione che non voglio che si ripeta mai piuĆ!
Ma Carlo ritieni che avremmo ottenuto qualcosa (raggiunto un qualche obiettivo) mandando un eletto in Consiglio Regionale nelle attuali situazioni del movimento? Penso che una presenza ad un tale livello istituzionale un movimento debba guadagnarsela esistendo a livello regionale, avendo una proposta ed una capacitaĆ di iniziativa che attualmente non abbiamo, ma che "ci possiamo dare" entro il 2000.
Come dice Ernesto dobbiamo esistere politicamente, e per esistere politicamente non possiamo piuĆ rimanere chiusi nello statuto del Movimento dei Club Pannela Riformatori. PercheĆ "se i club servono solo per raccogliere le firme per le presentazioni di liste elettorali, allora a tanto basta il solito gruppo di militanti che non ha bisogno di presidenti e delegati vari per aprire un tavolo in piazza" (Claudio Pellegrino).
Ad Andrea vorrei dire che non trovo essere un marinismo darsi un'occasione annuale di dibattito politico aperto a tutti gli iscritti, anzi lo trovo essenziale. In veritaĆ eĆ necessaria un'apertura a chi non eĆ iscritto al Movimento nazionale ma eĆ disposto a lavorare sulle inziative locali. Creare semplicemente il Direttivo Unico Regionale per quanto significativo rispetto alla situazione attuale lo trovo riduttivo.
Diamo vita ad un comitato promotore dei ôRiformatori per le Marcheö, assumiamoci la responsabilitaĆ di un movimento nostro (siamo cresciutelli, no? E sfidiamo il Movimento verso una svolta federalista.
Indice:
Lettera iniziale
Massimo Baroni
Carlo Riginelli
Ernesto Paoletti
Gianluigi Mazzufferi
Ruggero Fabbri
Andre Panzini
Claudio Pellegrino
Per intervenire: scrivimi in modo leggibile in Via Ascoli Piceno, 54, Ancona, (se possibile: via E-mail: appignanesi@fastnet.it, su AgoraĆ Telematica: r.appignanesi, o anche inviando un dischetto per PC), magari allegando qualche francobollo.