Il Movimento dei club Pannella-Riformatori ha assunto fin dall'inizio -o almeno dalla "costituente" del luglio '94- un obiettivo prioritario -non l'unico-, richiamato continuamente nei propri deliberati: la costituzione, la promozione, la provocazione, la precipitazione di una forza "maggioritaria" di sensibilità, cultura e iniziativa riformatrice (quindi non riformista alla cosa2) e liberale.Su due fronti: con i laici o quel che ne restava. Con Forza Italia per quel che poteva essere o diventare. L'obiettivo non è stato raggiunto, nemmeno sfiorato, nonostante la nostra iniziativa di questi anni, quella di Marco Pannella, sia stata ricchissima e molti suoi frutti debbano ancora maturare.
Però, oggi ci troviamo con meno meno strumenti, meno voce, meno risorse, mentre "l'alternativa di regime" è ancor più dura perfino da immaginare, perchè il potere che si sta consolidando (lontano come non mai da quello per cui ci battiamo) appare formidabile e passibile solo di "duplicazioni" e alternanze intestine.
La soluzione di continuità ci toglie al destino dei velleitari e delle mosche cocchiere cui rischieremmo altrimenti di essere condannati, in un paese che resta comunque impregnato di solidarismo più o meno moralista e sostanzialmente estraneo all'individualismo.
(Anche se personalmente non ritengo che questo sia un destino immodificabile e credo, come tanti, che le ragioni per l'attività politica siano tuttaltro che esaurite).