Nel concordare personalmente con la posizione presa dall'ultimo CG, a chi è stanco di rivolgersi a Berlusconi, vorrei dire che questa volta è un rivolgersi diverso, infatti , il contratto preelettorale, che è stato così difficile da raggiungere, ora non abbiamo solo il diritto , ma il dovere di rivendicare.Un contratto che mi stà particolarmente a cuore, infatti, a causa di esso mi sono trovata nella cabina elettorale (e a consigliare di fare altrettanto !) con la scheda gialla del Senato a mettere una croce sopra un candidato (poi pure eletto) del quale non avevo e non ho alcun tipo di stima, non votando invece il candidato della lista Pannella-Sgarbi, presidente del Club Pannella di Arezzo, che stimo e apprezzo sia politicamente che personalmente, di cui ero addirittura la mandataria elettorale (per la Camera è stato più facile non avendo un nostro candidato), e questo perchè "nessun voto doveva mancare ai candidati del Polo".
Non credo essere stata l'unica (almeno spero !) a comportarmi così per rispetto dei patti stipulati, e ora sento il dovere e l'obbligo, anche per chi come me ha agito, di far presente a chi ha firmato e sottoscritto quell'accordo che io la mia parte l' ho fatta, forse piccola , ma che mi è costata un enorme sacrificio, e che ora è il momento di chiedere all'altro contraente l'attuazione di quell'accordo sia politicamente che economicamente.