Dal Sole 24 ore del 16 luglio 96: "Il Presidente della corte Costituzionale, Mario Ferri, si è a lungo soffermato, in un incontro avuto ieri con i giornalisti, prima delle vacanze estive, sul problema dei referendum, al quale la corte ha dedicato l'annuale seminario (svoltosi due settimane fa). Un problema <> visto che a gennaio c'è il rischio che (se la Cassazione darà il suo via libera) arrivino a Palazzo della Consulta più di venti richieste di consultazione popolare. <>. Ferri ha dunque ammesso che qualche <ipolativo>> ci sia stato anche se, con riferimento ai referendum elettorali, ha ricordato il principio fondamentale secondo cui condizione indispensabile per l'ammissibilità del referendum è che la cosiddetta normativa di risulta non pre giudichi la funzionalità degli organi parlamentari. <<>. Un invito che la Corte potrebbe raccogliere, dunque, fin dalla prossima tornata referendaria, mentre <> per Ferri è che la Corte possa risolvere il problema dell'eccessivo numero di richieste ... infine l'aborto. Si torna a parlare di una modifica n. 194/78 in cui l'interruzione volontaria di gravidanza dovrebbe costituire un illecito non punibile. Che cosa ne pensa Ferri? <eri su questioni sulle quali, in futuro, la Corte potrebbe essere chiamata in causa. Posso solo ricordare che finora tutte la censure alla legge 194 sono state respinte e che negli ultimi tempi la corte è stata sensibilissima alle questioni sulla libertà coscienza. Quali saranno gli sviluppi non posso dirlo, ma non credo proprio che sulla libertà di coscienza la corte defletterà mai dalla linea sin qui seguita>>.".