In attesa che qualche giornale pubblichi il testo integrale del disegno di legge, IL SOLE 24 ORE del 23 luglio scrive, tra l'altro:
"il disegno di legge prevede che chi decide così potrà volontariamente assegnare il 4 per mille dell'IRPEF a un fondo che servirà per finanziare i movimenti o partiti politici sulla base dei risultati ottenuti nella quota proporzionale delle ultime politiche", purché sia stato raggiunto il 3,5 per cento oppure sia stato eletto almeno un parlamentare.
Quindi, il contribuente non decide a chi vadano i suoi soldi, ma decide soltanto se essi vanno o non vanno ai partiti.
Chi ha votato per il partito più grosso spende bene il 20 per cento del contributo e male il restante 80 per cento. Qualcuno spenderà male il 98,1 per cento......
Come se l'8 per mille venisse ripartito in base al numero di persone che vanno alla messa o alla moschea o alla sinagoga, ed il contribuente decidesse soltanto SI' o NO.
Siamo all'idiozia allo stato puro.