i primi passi per lottare contro la grande menzogna di regime.
Leggersi attentamente tutte le cronache, locali e nazionali, dei piccoli giornali (presuppongo che la lettura dei grandi sia fatta ad altro livello .... si prega di confermare, pls) per scovare commenti e riporti di notizie già battute dalle agenzie. Nelle cronache di questi giornali è molto probabile che si dia spazio al deputato locale che, nella maggiorparte dei casi, ricicla le stronzate di cui ha letto a livello nazionale, senza neanche prendersi la briga di cercare una conferma ... tant'è la sua voglia di farsi notare duro, cattivo, deciso, incorruttibile e realista da quei poveri disgraziati che lo hanno votato e da quei pennivendoli della stampa locale che amplificano tutti i suoi rutti.
Dopo la lettura, che va fatta con spirito incazzato e fortemente critico -altrimenti non cogliete bene le battute- prendete carta e penna e, ovviamente se lo ravvisate, stendete un esposto/querela per diffamazione a mezzo stampa e portatelo di corsa al più vicino ufficio della Procura della Repubblica, dopodichè comunicati stampa ai giornali, alla RR e qui in Agorà.
Non tralasciate, pertanto, anche l'uso politico del "giornalismo". Andate a cercare i notabili locali -meglio se deputati nazionali- e con tanto di registratore -in un'immaginaria intervista per chi vi pare e piace ... ma siate credibili- fategli vomitare dentro tutto quello che pensano e non pensano, e poi rilanciatelo in maniera cruenta contro loro stessi.
Di fronte agli ostracismo della stampa locale, non eistate a fare manifestazioni sotto le loro sedi, ricordandovi di non farvi venire le fregole di occupazioni o cose del genere (tranne che per la Rai regionale), perchè ognuno a casa sua dice quello che vuole, e nelo stessotempo ognuno nelle strade pubbliche è libero di evidaneziare che sta dicendo stronzate o facendo politica di omissione di verità e di informazione.
Un particolare non secondario. Quando dico stampa, non intendo solo quella su carta stampata, ma tutti coloro che fanno informazione. Quindi attaccate le orecchie alle radio e gli occhi alle tv.
L'importante è che il tutto abbia una cadenza quasi oraria (in particolare per le cosiddette interviste agli altrettanti cosiddetti potenti locali), e questo mezzo telematico, ci consente di ritmare bene e trasmetterlo altrettanto bene.