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Partito Radicale Rinascimento - 5 agosto 1996
PANNELLA: LETTERA APERTA AL PRESIDENTE E AI COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI TV. MORRIONE E MINOLI, PROVOCAZIONE DI VIOLENZA E DI REGIME E...

Roma, 5 agosto 1996

Egregio ed egregi,

Roberto Morrione e' da vent'anni la piu' felice espressione di un giornalismo militante, fazioso, etnico, feroce, sleale e intelligente, raffinato manipolatore e falsificatore dell'informazione e della stessa politica. Il giornalismo di parte, di regime, in simbiosi con la componente cattocomunista, democristiana, di sinistra, ha di fatto condiretto con Emilio Rossi l'organo ufficiale del regime partitocratico, il custode della corruzione delle leggi e delle istituzioni attraverso l'esercizio di censure e ostracismi contro coloro che denunciavano errori e orrori partitocratici.

Il suo odio per tutto quello che veniva opposto di liberale, di democratico, di legalitario, di vero, e' restato vigile, efficace, coerente, togliattiano. Era cio' che, gia' vent'anni fa veniva ufficialmente denunciato dal mondo radicale e di sinistra liberale e democratica in Parlamento, in ogni altra sede paraticabile.

Il senso dell'impunita' non ha cessato di rafforzarlo. Da 'direttore', infine, egli ha voluto dirigere la propaganda dell'Ulivo-PDS, con impostazioni subito denunciate come intolleranti e illegittime, 'incompatibili'. Pensate quale condizione di lavoro, quale serenita', sia stata e sia per i 'diretti' o 'dirigendi' di simile 'direttore'!

Giovanni Minoli, altro candidato al potere, a maggiore potere dirigenziale della RAI TV, e' il simbolo stesso della continuita' fazioso-affaristica, democristiana, socialista, aggressivamente trasformistica, e ora aggressivamente 'di sinistra', di 'centro sinistra', della 'politica' italiana.

Se fosse vero, come da tempo leggiamo, che vi accingete a promuovere 'giornalisti' del genere, cittadini di questo stampo, essi non risulteranno essere stati i vostri candidati ma di essere i vostri connotati.

Sarebbe in pericolo perfino Clemente Mimun; con i suoi risultati, politici e giornalistici, dei quali da ogni parte, perfino dalla sguaiata troupe dei 'sognatori' di 'Telesogno' o 'Teleinciucio' che dir si voglia, si ammettono la certa positivita' giornalistica e di informazione del 'servizio pubblico' a lui affidato.

Egregio ed egregi, abbiamo vinto un referendum con il quale il popolo italiano ha decretato la privatizzazione della RAI TV. Dipende da voi, oggi, se questa 'privatizzazione' sara' fatta, come di obbligo; o non fatta come di sicuro preferisce il regime.

Noi non pratichiamo la politica del 'tanto peggio, tanto meglio'. Non diamo credito alle voci, i 'bene informati' del regime, comunisti o democristianni o ex craxiani, che aggiungono a quelle candidature la 'notizia' dell'allontanamento di Piero Vigorelli, con il bilancio straordinario della sua attivita'.

Abbiamo a lungo taciuto. Abbiamo praticato la non violenza, la serenita', incapaci di praticare una politica di fazione, e di dissipazione. Abbiamo dunque fatto fiducia a voi stessi. Ma ora basta. Con quel che segue.

Porgo i miei distinti saluti

 
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