COMUNICATO STAMPARISPETTO DELLE REGOLE DEL GIOCO.
DIGIUNO DI DIALOGO VERSO IL POLO DELLE LIBERTA':
RISPETTATE GLI IMPEGNI CHE AVETE PRESO CON NOI E CON GLI ELETTORI.
IN 69 DIGIUNANO DALLA TOSCANA
Firenze, 16 Agosto 1996. Sessantanove cittadini toscani hanno deciso di unirsi all'azione nonviolenta lanciata oggi dal Movimento dei Club Pannella-Riformatori a livello nazionale. Un digiuno di dialogo verso il Polo delle Libertà, per chiedere il rispetto delle regole e dei programmi politici con cui insieme era stato chiesto il voto agli elettori lo scorso 21 aprile.
Il documento sottoscritto da Marco Pannella per il suo movimento e da Silvio Berlusconi per conto di tutto il Polo delle Libertà, era molto chiaro ed esplicito: il Polo si impegnava a presentare, all'inizio della nuova legislatura, un progetto di legge per l'abrogazione della parte proporzionale delle leggi elettorali per l'elezione della Camera e del Senato, e a sostenere i referendum in materia su cui i Club Pannella-Riformatori avevano raccolto le firme nello scorso inverno. Un impegno siglato solo alcuni giorni prima del voto e che ha evitato il crollo dei consensi al Polo.
L'accordo prevedeva anche una parte economica, la cui soluzione è stata affidata ad un arbitrato della magistratura ordinaria.
Sono pasasti diversi mesi dalla firma di questo accordo e il Polo delle Libertà in Parlamento sta facendo il perfetto contrario di quanto invece si era impegnato e su cui aveva chiesto i voti. Le azioni d'inciucio, a partire dalla Bicamerale, sono all'ordine del giorno della politica del Polo in Parlamento, e per quanto riguarda presentazione di progetti di legge e sostegno ai referendum, non se ne sente parlare ad alcun livello. Non solo, ma qualunque tentativo da parte di Marco Pannella, di incontrare i dirigenti del Polo per chiarire questa situazione anomala, è finora andato a vuoto.
Da nonviolenti, democratici e rigorosi del Diritto non possiamo far altro che far ricorso agli strumenti della nostra lotta politica.
Per questo da oggi è cominciato un digiuno di dialogo che andrà avanti fintanto che il Polo non stabilisca una data in cui incontrarsi e discutere di questa anomalia che, fino ad oggi, ha come vittime il Diritto e la parola dati ai cittadini in campagna elettorale.
"Non è una "bega" interna -dice Vincenzo Donvito- anche perchè in politica non esiste niente di interno, tutto è pubblico e tutto deve essere giudicato da chiunque in qualunque momento. E' il richiamo al rispetto delle regole del gioco, specialmente nei confronti di chi, a parole per ora, di questo rispetto ne ha fatto una bandiera politica contrapponendosi alla demagogia e all'ammucchiata di regime della coalizione dell'Ulivo, è il punto di partenza per essere credibili verso se stessi e verso coloro a cui si chiede il consenso per governare".