Al Polo delle Libertà
Forza Italia, Alleanza Nazionale, Centro Cristiano Democratico, Cristiani Democratici Uniti
loro sedi toscane
Firenze, 19 agosto 1996
Cari amici,
e siamo arrivati al quarto giorno di digiuno di dialogo nei confronti dei dirigenti nazionali del Polo, chiedendo ciò che potrebbe apparirvi banale, ma che per dei rigorosi e sereni democratici, liberali e libertari come noi è invece molto importante: che venga fissato un incontro chiarificatore dei nostri rapporti e delle possibili nostre proposte comuni, rispetto a quanto comunemente siglato in campagna elettorale (e su cui abbiamo chiesto il voto dei cittadini) da Silvio Berlusconi e Marco Pannella.
Allora parlavamo di alternativa federalista e liberale, di riforma americana dello Stato. Ma oggi, il comportamento del Polo in Parlamento -in particolare sulla Bicamerale- non ci pare vada in questo senso.
Siamo 84 riformatori in Toscana -su alcune centinaia in tutta Italia- a digiunare per chiedere di parlare, interloquire, confrontarci. E dopo quattro giorni, qualcuno di noi è stato anche costretto a smettere, perchè si è sentito male, mentre altri se ne stanno aggiungendo in queste ore. Sono quattro giorni che anche vi scriviamo, e sono quattro giorni che alle nostre domande col corpo e con l'inchiostro non rispondete. Eppure vi stiamo chiedendo ciò che spesso nelle vostre dichiarazioni sostenete essere il metodo conduttore del vostro agire ed essere in politica: il confronto.
Ma perchè dovete arrivare fino a tanto? Credetemi, non è gradevole fare male al proprio corpo non assumendo cibo, ma avreste forse preferito un "assalto" alle vostre sedi e ai vostri uffici. Sapete che quest'ultimo è un metodo e una tradizione che ci è estranea, e forse è anche per questo che ci siamo incontrati, stimati e abbiamo molto spesso condotto battaglie comuni. Ma col vostro silenzio, col frapporre, anche, la contingenza della situazione agostana ai motivi fondanti dei vostri e dei nostri ideali, credo che possiate dare il vostro generoso contributo a chi considera la politica come scontro violento fra fazioni, come scandalo per la creazione di mostri ed oppositori che giustifichino qualunque iniziativa liberticida e assassina del Diritto -come credo stia in questi giorni avvenendo nei confronti della Lega Nord e del suo leader Umberto Bossi.
Aspettiamo un segnale da parte vostra. Un cenno di riscontro e di interesse che porti la vostra voce, il vostro messaggio alle orecchie dei dirigenti nazionali dei vostri movimenti.
grazie dell'attenzione
Vincenzo Donvito
coordinatore regionale