PANNELLA SI LAMENTA: I VIP NON VOGLIONO DARCI SOLDI
La Marzotto racconta le sue disavventure a Porto Rotondo: ma raccoglierò due miliardi.
Articolo di Maria Volpe
"Sto battendo cassa qui a Porto Rotondo, ma non è facile. La gente è in vacanza, vuole riposarsi, non ha voglia di pensare ai problemi". Tra un giro in barca e un party, Marta Marzotto fa l'attivista politica. L'ha promesso all'amico Marco. Aiuterà Pannella a trovare fondi: servono 5 miliardi per pubblicizzare i venti referendum proposti dal Partito Radicale. E così è nata l'idea: vuoi che in Italia non ci siano 500 persone che possono sborsare 10 milioni ciascuna? E vuoi che la Marzotto non conosca 500 ricchi disposti a farlo? E così con l'entusiasmo che la contraddistingue, lady Marta si è messa al lavoro, ma per ora i suoi sforzi non hanno dato i risultati sperati. Solo quattro hanno versato "l'obolo", sette lo hanno promesso a voce. E l'obiettivo è piuttosto ambizioso: 2 miliardi entro la fine di agosto, il resto alla fine di settembre. Domenica mattina Pannella dai microfoni di Radio radicale, ha ringraziato Marta: "Sei l'unica in Italia a darci una mano e magari ti sputtani pure. Eppure, nonostante que
sto, abbiamo fallito". Ha risposto, via etere, la Marzotto: "Ti sento avvilito, non fare così. Vedrai, ce la faremo anche stavolta". Dopo una giornata trascorsa in barca, la Marzotto racconta: "E' tanto tempo che non aiuto Marco. Per molti anni sono andata in televisione e i miei guadagni li davo al Partito radicale. E così, anche questa volta, quando Marco mi ha telefonato, gli ho detto: "Vieni qui che organizziamo qualcosa". L'ho portato ad un cocktail. Le donne sono pazze di lui. Le ha catechizzate e tutte hanno promesso che gli daranno una mano. E so che lo faranno. Insomma io ho trovato tanta sensibilità in giro. Lui piace. Certo, non puoi dire: 'Dammi 10 milioni' e pensare che te li diano subito. Non puoi neanche , appena li rivedi dire: 'allora i soldi!'. Devi uscire due o tre volte a cena, insistere. Ci vogliono pensare. Qualcuno vuol chiedere consiglio all'avvocato, al commercialista. Molti non vogliono comparire. L'ho detto a Marco: 'puntiamo sull'anonimato. Loro li danno a me e poi io li do a te'.
Sa c'è di mezzo un referendum sulla responsabilità civile dei giudici, è normale che tanti industriali non vogliano apparire". Nessuno ha voluto dare i soldi alla luce del sole? "Qualcuno sì. Oltre a me e a Nori Corbucci (vedova del regista), due donne sole che hanno dato il buon esempio, ci sono i miei amici del cuore. Ce n'è uno che lo ha fatto solo per amor mio. Si chiama Alex Demcenko, un principe russo che vive a Montecarlo. E' cittadino monegasco, quindi potrebbe anche fregarsene e invece lo ha fatto per me. Come del resto, per amor mio, ha dato 10 milioni Daniele Lorenzano, un amico che sta a Los Angeles. Poi c'è l'avvocato Renzo Persico che ha contribuito anche se non è d'accordo con molti referendum. E Alberto Peruzzo, editore di Rete A vuole chiamare Marco per dargli una mano. Piano piano il numero cresce. Io punto al rapporto personale. Non organizzo grandi cene o feste. Preferisco parlare ad ognuno, senza essere troppo invadente. E poi ribadisco: le vacanze non sono il momento migliore. Sono con
vinta che a Milano sarebbe tutto più facile, anche se alla fine delle vacanze potrebbe essere troppo tardi". Perché fa tutto questo? "Perché non voglio che il Partito Radicale sparisca. Insomma, io per tre quarti Marco non lo capisco, spesso usa modi cialtroneschi, ma mi fido di lui. E' il nostro vero Di Pietro. Ha sempre denunciato gli intrighi di Palazzo. Lui le mani pulite le ha sempre avute".