Trascrivo il testo della lettera che ho inviato ai leader del Polo per le Liberta'
Pisa, 20 agosto 1996
Cari Silvio Berlusconi, Rocco Buttiglione, Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini,
sapete cos'e' un digiuno? Lo immaginate?
Voi che, recentemente o meno, in maniera morbida o marcata, vi rifate al cattolicesimo liberale, avete mai pensato perche' una persona, a cui in tasca non ne verra' nulla, possa pensare di intraprendere un'iniziativa simile per svariati giorni?
Personalmente, credo nella nobilta' della politica, nelle potenzialita' positive che in essa sono racchiuse e per questo sono disposto a lottare, anche a costo di essere preso per un illuso idealista.
Quello che io vi chiedo, con il mio gesto, comune a quello di tante altre persone, e' di smettere con le parole fini a se stesse.
Ognuno di voi e' un ottimo oratore e sa esprimere degli splendidi concetti.
Non e' forse questa una buona occasione per porre dietro quelle parole dei fatti concreti?
Forse snobbate la persona di Marco Pannella, siete in vacanza, avete comunque le vostre occupazioni e vi sentite arrivati per cui reputate ogni impegno fuori programma troppo impegnativo in questo momento.
Magari in seguito, quando il teatrino della politica riaprira' i battenti ufficialmente, riprenderete a fare dichiarazioni, discorsi, comizi, allora forse...
Volutamente, ho tralasciato il nocciolo politico della questione perche' vorrei che questo delineasse i suoi termini precisi con un vostro incontro con i Riformatori di Pannella; mi domando pero' se vi passa mai per la testa che dietro queste istanze, dietro queste iniziative ci sono delle persone vere che pensano, sperano, ambiscono ad avere una societa' diversa.
Voi avreste le leve per poter cambiare qualcosa.
Ormai al 6 giorno di digiuno, un ragazzo di 23 anni vi chiede, esclusivamente, e ve lo chiede con il suo corpo, di fissare questo incontro.
Cio' che ne puo' uscire e' solo chiarezza per voi e per i milioni di persone che vi hanno votato, ancora non rassegnate.
Grazie dell'attenzione.
Dario Russo